“Dalla musica nasce l’amicizia con Pescara”
Una chiesa dello Spirito Santo gremita dal pubblico ha suggellato, domenica sera, il successo della quarta edizione del Concerto di Natale che ha visto il maestro monsignor Marco Frisina tornare a Pescara per dirigere le musiche, suonate dai 30 elementi dell’orchestra Fideles et amati ed interpretate dalle 50 voci del Coro della diocesi di Roma. Dodici i brani in scaletta, tra i quali classici come “Tu scendi dalle stelle”, “Adeste Fideles”, “Joy to the world” e “White Christmas” e novità quali “Padre mon” (il Padre nostro greco) e “Shemà Israel”, proposti dal grande autore e compositore di musica sacra che, ormai, ha consolidato un solido legame con il territorio ed il popolo pescarese: «La musica – spiega monsignor Frisina – uno strumento d’incontro, di condivisione e di gioia. Si fanno amici con la musica e così è successo a Pescara».
Un concerto, quello di domenica, le cui finalità da quattro anni a questa parte vanno ben oltre l’aspetto prettamente musicale, abbinando ad esso il finanziamento del progetto di micro-credito “Pro-Vita” mediante una specifica raccolta fondi: «Un’iniziativa – spiega Guido Cerolini Forlini, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Pescara – lanciata quattro anni fa proprio dalla nostra amministrazione in sinergia con la Caritas diocesana, ed il supporto della Banca di Credito Cooperativo di Cappello sul Tavo, che ci ha permesso di aiutare ben 94 nuclei familiari, erogando circa 256 mila euro di micro-prestiti a persone considerate non più bancabili. Persone che, in quel momento, vivevano una situazione di incertezza e di crisi economica le quali spesso e volentieri, grazie a questo aiuto, sono riuscite a venirne fuori».
Un impegno, quello al fianco delle persone e delle famiglie meno abbienti, rilanciato dall’arcivescovo di Pescara-Penne nel suo messaggio di auguri rivolto a tutti i fedeli pescaresi: «Che sia un Natale sereno per tutti – ha auspicato monsignor Tommaso Valentinetti -, pur nella difficoltà, nelle inquietudini e nelle incertezze che ritroviamo costantemente nel nostro cammino di vita. Come comunità diocesana e come realtà sociale della città di Pescara, ci impegniamo costantemente per trovare delle risposte possibili a quelle che sono le necessità della vita di quanti ce le chiedono. Però comprendeteci, stiamo facendo del nostro meglio per realizzare il bene di tutti. Auguro un santo Natale a voi ed alle vostre famiglie».
E dalla presenza dei più poveri, con il loro ruolo ed il loro significato, è voluto partire anche monsignor Marco Frisina introducendo il concerto: «I poveri – riflette il compositore – sono i protagonisti non solo del Vangelo, ma anche della storia che leggiamo sui libri dove, di fatto, si parla sempre dei grandi filibustieri e dei grandi peccatori. Questi grandi uomini che poi sono quelli che hanno fatto guerre, stragi e conquiste. Ma in realtà, il mondo è andato avanti con i poveri, i santi, i semplici e le persone che hanno lavorato in silenzio, delle quali i libri di storia non parlano mai.
Ma a Natale, proprio Dio viene a condividere la vita dei poveri, non quella dei potenti: non va nella reggia di Erode, non frequenta Pilato ed altri grandi personaggi, ma al contrario gli piace nascere insieme ai pastori di Betlemme, frequentare i semplici, i peccatori, i lontani. Natale ci ricorda questo: noi siamo stati chiamati a questo per essere come Gesù». Quindi, le parole hanno lasciato il posto alle emozioni, ed alle suggestioni, della musica.