“Importunate i vostri pastori perché vi guidino bene”
«Importunate i vostri pastori perché vi guidino bene, vi diano “il latte della dottrina e della grazia”». È stato questo l’invito rivolto ai fedeli da Papa Francesco ieri, al Regina Caeli in Piazza San Pietro, dopo aver presieduto la liturgia solenne nella quale ha ordinato nuovi 13 sacerdoti. Il Santo Padre ha inoltre sottolineato che oggi molti si propongono come pastori delle nostre esistenze, ma solo Gesù è il vero Pastore che ci dona la vita in pienezza.
Sono dunque tenerezza, amore e dono per avere la vita in abbondanza gli aspetti che troviamo nel rapporto che Gesù ha con i suoi discepoli. Un rapporto che, a detta del Papa, è il modello delle relazioni tra i cristiani e delle relazioni umane: «Molti – sottolinea il Pontefice – anche oggi, come ai tempi di Gesù, si propongono come pastori delle nostre esistenze; ma solo il Risorto è il vero Pastore, che ci dà la vita in abbondanza. Invito tutti ad avere fiducia nel Signore che ci guida. Ma non solo ci guida, ci accompagna, cammina con noi. Ascoltiamo con mente e cuore aperti la sua Parola, per alimentare la nostra fede, illuminare la nostra coscienza e seguire gli insegnamenti del Vangelo».
Papa Bergoglio ha quindi chiesto ai fedeli di aiutare i vescovi de i sacerdoti ad essere buoni pastori, prendendo spunto da uno scritto di San Cesario d’Arles che paragona il Popolo di Dio ad un vitellino che ha fame e vuole il latte dalla mucca, dalla madre, che però sembra come trattenerlo: «E cosa fa il vitellino? – narra il Papa – Bussa col suo naso alla mammella della mucca, perché venga il latte. È bella l’immagine! Così voi – dice questo santo – dovete essere con i pastori: bussare sempre alla loro porta, al loro cuore, perché vi diano il latte della dottrina, il latte della grazia e il latte della guida. Vi chiedo, per favore, di importunare i pastori, disturbare i pastori, a tutti noi pastori, perché noi diamo a voi il latte della grazia, della dottrina e della guida. Importunare!».
Un ruolo, quello del pastore, riletto anche sulla base dei contenuti dell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium: «Ad imitazione di Gesù – ricorda Papa Francesco – ogni Pastore a volte si porrà davanti per indicare la strada e sostenere la speranza del popolo, altre volte starà semplicemente in mezzo a tutti con la sua vicinanza semplice e misericordiosa, e in alcune circostanze dovrà camminare dietro al popolo, per aiutare coloro che sono rimasti indietro. Che tutti i Pastori siano così! Ma voi importunate i pastori, perché ci diano la guida della dottrina e della grazia».
E nella Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, il Papa ha concluso che la chiamata a seguire Gesù è nello stesso tempo entusiasmante e impegnativa: «Perché si realizzi – osserva – è necessario sempre entrare in profonda amicizia con il Signore per poter vivere di Lui e per Lui. Preghiamo per i giovani, forse qui in Piazza c’è qualcuno che sente questa voce del Signore che lo chiama al sacerdozio: preghiamo per lui se è qui, e per tutti i giovani che sono così».