“L’annuncio del Vangelo non è facoltativo”
«Prima di ascendere in cielo, Gesù dice ai discepoli: “Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli”. È un mandato preciso, non è facoltativo! La comunità cristiana è una comunità in uscita, una comunità in partenza, anzi, la Chiesa è nata in uscita». Lo ha ricordato ieri Papa Francesco presiedendo la preghiera del Regina Caeli, affacciandosi in una piazza San Pietro gremita da 60 mila fedeli giunti a Roma per ascoltare il Papa, nella domenica in cui la Chiesa ha celebrato l’Ascensione del Signore.
Così, commentandone il Vangelo, il Santo Padre ha sottolineato che la salita di Gesù al cielo non è una separazione perché rimane per sempre con noi, in una forma nuova, mostrandoci che la meta del nostro cammino è il Padre: «Gesù – osserva il Pontefice – rimane presente e operante nelle vicende della storia umana con la potenza e i doni del suo Spirito; è accanto a ciascuno di noi: anche se non lo vediamo con gli occhi, Lui c’è! Ci accompagna, ci guida, ci prende per mano e ci rialza quando cadiamo. Gesù risorto è vicino ai cristiani perseguitati e discriminati. È vicino ad ogni uomo e donna che soffre, è vicino a tutti noi!».
Successivamente, in una seconda riflessione il Papa ha rimarcato che Gesù, quando va in cielo, porta al Padre un regalo ovvero le sue piaghe: «Questo – spiega Papa Bergoglio – è il regalo che Gesù porta al Padre. Il suo corpo è bellissimo, senza lividi, senza le ferite della flagellazione… tutto bello! Ma, ha conservato le piaghe. E quando va dal Padre, gli dice: “Guarda, Padre, questo è il prezzo del perdono che Tu dai”. E quando il Padre guarda le piaghe di Gesù ci perdona sempre, non perché noi siamo buoni. No! Perché lui ha pagato per noi! Guardando le piaghe di Gesù, il Padre diventa più misericordioso, più grande».
Dunque, con questa riflessione Papa Francesco ha voluto indurre il popolo di Dio, in tutte le sue espressioni, a realizzare una Chiesa in uscita: «E voi mi direte – aggiunge il Santo Padre -: ma le comunità di clausura? Sì, anche quelle, perché sono sempre in uscita con la preghiera, con il cuore aperto al mondo, agli orizzonti di Dio. E gli anziani, i malati? Anche loro, con la preghiera e l’unione alle piaghe di Gesù». Infine, il Papa ha ricordato le parole che Gesù ripeteva ai suoi discepoli “Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”: «Da soli, senza Gesù – conclude il Papa – non potremmo fare nulla!».