Europa ed Unicef per i bambini colpiti da emergenze
L’Unione europea e l’Unicef ieri hanno lanciato in Italia la campagna “Voci dei bambini nelle emergenze”, per far conoscere la condizione di milioni di bambini e ragazzi in tutto il mondo colpiti da crisi umanitarie causate da calamità, catastrofi e conflitti, e offrire ad alcuni di loro l’opportunità di raccontare la propria storia. Nelle crisi umanitarie i bambini sono sempre i più vulnerabili e a rischio di malattie, malnutrizione, sfruttamento e abuso.
Molti devono interrompere la scuola e subiscono gravi stress psicologici. Tutto ciò ha conseguenze a lungo termine nella loro vita: «Insieme – spiega Kristalina Georgieva, commissario europeo per Cooperazione internazionale, aiuti umanitari e risposta alle crisi -, Ue e Unicef aiutano ogni anno milioni di bambini colpiti dalle emergenze. Garantiamo loro gli aiuti più urgenti. Riportiamo la speranza. Ma possiamo far questo solo se le paure e le preoccupazioni, le battaglie coraggiose, i sogni e le aspirazioni di questi bambini e bambine vengono ascoltati. Aiutiamoli a far sentire le loro voci!».
Del resto, nel 2013 l’Unione Europea ha sostenuto l’Unicef in 33 Paesi in emergenza: «Siamo molto felici – commenta Giacomo Guerrera, presidente di Unicef Italia – di lanciare questa campagna congiunta, proprio in occasione dell’inizio del semestre italiano di presidenza del Consiglio dell’Unione Europea».
Ad oggi, nello specifico, sono 59 milioni i bambini di 50 Paesi che vivono situazioni di emergenza: «Alcune delle storie dei bambini nelle emergenze – osserva Anthony Lake, direttore generale dell’Unicef – fanno notizia, ma la maggior parte non sono mai state ascoltate. La campagna “Voci dei bambini nelle emergenze”, permette ai bambini che vivono calamità naturali, conflitti e sconvolgimenti politici di raccontare le loro storie, come solo loro sanno fare».
Infatti, attraverso il sito web della campagna www.vocideibambini.it tutti possono contribuire a diffondere le voci di questi bambini prestando la propria voce. Oltre al sito italiano, sono on line i siti della campagna in inglese, spagnolo, francese, polacco, greco e sloveno: tutti presentano video, foto, testimonianze e infografiche. È possibile condividere sui propri social media questi materiali per aiutare i bambini a far sentire la propria voce, dimostrando che ognuno di noi può fare la differenza per loro.
Grazie alla applicazione appositamente sviluppata, ogni utente del web potrà prestare la sua voce ai bambini protagonisti delle storie raccontate sul sito www.vocideibambini.it con un clic: in questo modo, verranno automaticamente pubblicati sulla propria pagina Facebook o Twitter 5 brevi messaggi, uno ogni 4 ore circa, con frasi pronunciate dai bambini.