“Abolire l’articolo 18 ha senso solo creando posti di lavoro”
"Non ci sono dogmi di fede e non ci sono dogmi di nessun genere per quel che riguarda le prassi sociali"
«L‘eventuale abolizione dell‘articolo 18 ha senso solo se crea posti di lavoro, altrimenti non serve a niente». Lo ha affermato ieri pomeriggio il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza episcopale italiana, a margine di un incontro sul tema del lavoro avuto a Genova con i rappresentanti dei sindacati confederali del capoluogo ligure.
Parlando dell’ipotesi di superamento dell’articolo 18 e dello statuto dei lavoratori, il cardinale ha sottolineato: «Non ci sono dogmi di fede e non ci sono dogmi di nessun genere per quel che riguarda le prassi sociali.
Anche questo nodo, deve essere affrontato con una sola intenzione, un solo obiettivo: bisogna valutare questa questione in chiave propositiva perché qualunque decisione, qualunque modo di affrontare l‘articolo 18, deve mirare a creare posti di lavoro o altrimenti non serve a niente. Vincerà un‘idea ma non vincerà il bene di tutti».