Inaugurata ieri La locanda del cuore: il ristorante solidale di don Emilio
In tanti, tra fedeli, curiosi e amanti della buona tavola, ieri sera hanno gremito La locanda del cuore: il nuovo ristorante, inaugurato nei locali di via Alfonso di Vestea a Pescara, rilevato e gestito dal parroco della vicina chiesa del Cuore Immacolato di Maria don Emilio Lonzi. Un sogno nel cassetto, quello del sacerdote pescarese divenuto realtà grazie al sostegno del suo grande amico chef Paolo Giorgetti e di altre due soci, nato con uno scopo preciso ed ambizioso: «Garantire – spiega don Emilio – almeno due posti di lavoro a chi non ce l’ha, assumendo una cameriera ed un aiuto cuoco, e devolvere il profitto dell’attività, tolti i costi di gestione, ai bisognosi della nostra Caritas parrocchiale che sempre ci chiedono aiuto, ma che finora siamo riusciti a sostenere solo pagando una bolletta, una rata d’affitto oppure donando un pacco viveri. Così, in me, restava sempre il dispiacere di non poter risolvere alla radice i loro problemi, domandandomi cosa si potesse fare di più».
E la risposta è arrivata quando l’ex Locanda del Rigattiere, ormai in cattive acque, è stata rilevata proprio da don Emilio e soci divenendo l’attuale Locanda del cuore: «Il nostro – sottolinea il parroco – vuole essere un messaggio di speranza, per testimoniare che al giorno d’oggi è ancora possibile rischiare, credere nel futuro e dare una mano a chi è in difficoltà». Un progetto, quest’ultimo, che ha immediatamente conquistato colui che materialmente avrà il compito e la responsabilità di soddisfare e conquistare il palato dei clienti: «In questa iniziativa – racconta lo chef Paolo Giorgetti, trasferitosi 15 anni fa in Abruzzo dalla sua Toscana – mi ha conquistato l’idea di non essere utile solo a me stesso, ma soprattutto al prossimo in questo mondo purtroppo dominato dall’arrivismo».
Un motivo in più, questo, per cucinare con amore le migliori specialità della cucina abruzzese e toscana le quali, spesso, si fonderanno insieme realizzando un’alchimia che promette di stupire gli amanti del gusto: «Saremo aperti – precisa lo chef – sia a pranzo, quando proporremo per lo più dei light lunch, che a cena. Serviremo la pasta fresca in genere, con il trionfo della chitarra, e altre specialità locali oltre ad alcune pietanze tipiche toscane, come il patè di fegatini di pollo abbinato all’antipasto, la ribollita e ovviamente la fiorentina».
Piatti, tra l’altro, accessibili per tutte le tasche: «Per il pranzo – conferma don Emilio Lonzi – la spesa media si aggirerà tra le 10 e le 15 euro, mentre per la cena dipenderà dalla scelta». Desta, infine, curiosità il ruolo che potrebbe assumere don Emilio all’interno della nuova attività ristorativa: «In realtà – chiarisce il parroco del Cuore Immacolato di Maria -, visti i miei tanti impegni pastorali, non mi si vedrà frequentemente ma, ogni volta che ce ne sarà bisogno, sarò a disposizione».
io sono una persona che ha bisogno di lavorare non ho marito . sto lasciando la mia casa non posso piu’ mantenerla .. vi prego aiutatemi . sò fare tutto dalla lava piatti e cucinare e altro pronta nel trasferirmi .. 3428268764 num tel