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“Abbiate il coraggio di essere felici e non abbiate paura di un amore vero”

Lo ha scritto Papa Francesco nel Messaggio in occasione della Gmg 2015, che ricorrerà domenica 29 marzo, dedicata alla sesta beatitudine “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio”

Papa Francesco

«Abbiate il coraggio di essere felici!». Per due volte, nel Messaggio per la Giornata mondiale della gioventù 2015 che coinciderà con la domenica delle Palme (29 marzo), Papa Francesco ha rivolto questa esortazione ai giovani. Nel documento, datato 31 gennaio, memoria di san Giovanni Bosco, diffuso ieri dalla Sala stampa vaticana, il Papa invita a proseguire il “pellegrinaggio spirituale” verso Cracovia, sede nel luglio 2016 della prossima edizione internazionale della Gmg, sotto la guida delle beatitudini.

La riflessione di quest’anno è dedicata alla sesta “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio”: «La parola beati, ossia felici – spiega il Pontefice -, compare nove volte in questa che è la prima grande predica di Gesù. È come un ritornello che ci ricorda la chiamata del Signore a percorrere insieme a Lui una strada che, nonostante tutte le sfide, è la via della vera felicità. Dio ha deposto nel cuore di ogni uomo e di ogni donna un desiderio irreprimibile di felicità, di pienezza, ed è in Cristo che si trova il pieno compimento dei vostri sogni di bontà e felicità. Lui solo può soddisfare le vostre attese, tante volte deluse dalle false promesse mondane. Ma il cuore, inteso come essere umano nella sua totalità, a volte si “inquina”».

Sono tanti i giovani, ai quali è rivolto il messaggio, che parteciperanno alla Gmg 2016 di Cracovia

Sono tanti i giovani, ai quali è rivolto il messaggio, che parteciperanno alla Gmg 2016 di Cracovia

La questione, secondo il Santo Padre, tocca soprattutto il campo delle nostre relazioni: «Ognuno di noi – esorta Papa Bergoglio – deve imparare a discernere ciò che può “inquinare” il suo cuore, formarsi una coscienza retta e sensibile. Se è necessaria una sana attenzione per la custodia del creato, tanto più dobbiamo custodire la purezza di ciò che abbiamo di più prezioso: i nostri cuori e le nostre relazioni. Un’ecologia umana che ci aiuterà a respirare l’aria pura che proviene dalle cose belle, dall’amore vero, dalla santità».

I giovani, parola del Papa, hanno dunque il desiderio profondo di un amore vero, bello e grande: «Non permettete – esorta il Sommo Pontefice – che questo valore prezioso sia falsato, distrutto o deturpato, come avviene con la strumentalizzazione del prossimo per i propri fini egoistici, talvolta come puro oggetto di piacere. Il cuore rimane ferito e triste in seguito a queste esperienze negative. Vi prego: non abbiate paura di un amore vero».

Papa Francesco ha quindi invitato i giovani a ribellarsi contro la diffusa tendenza di banalizzare l’amore: «Soprattutto – sottolinea il Papa – quando si cerca di ridurlo solamente all’aspetto sessuale, svincolandolo così dalle sue essenziali caratteristiche di bellezza, comunione, fedeltà e responsabilità. Vi chiedo di essere rivoluzionari, vi chiedo di andare controcorrente: , in questo vi chiedo di ribellarvi a questa cultura del provvisorio».

Parole, queste ultime, che il Santo Padre ha ripreso dal messaggio che rivolse ai volontari della Gmg 2013 di Rio de Janeiro: «L’invito del Signore a incontrarlo – assicura il Pontefice – è rivolto ad ognuno di voi. Siamo tutti peccatori, bisognosi di essere purificati dal Signore. Ma basta fare un piccolo passo verso Gesù per scoprire che Lui ci aspetta sempre con le braccia aperte, in particolare nel Sacramento della Riconciliazione».

Nella sua riflessione il Papa ha poi esortato tutti alla preghiera e alla lettura delle Scritture, iniziando magari dai Vangeli: «Scoprirete – osserva il Santo Padre – che si può “vedere” Dio anche nel volto dei fratelli, specialmente quelli più dimenticati: i poveri, gli affamati, gli assetati, gli stranieri, gli ammalati, i carcerati. Per entrare nella logica del Regno di Dio bisogna riconoscersi poveri con i poveri. Un cuore puro è necessariamente anche un cuore spogliato, che sa abbassarsi e condividere la propria vita con i più bisognosi».

Papa Bergoglio ha, infine, esortato i giovani a considerare seriamente l’eventuale chiamata al matrimonio e alla famiglia, non una vocazione “fuori moda”: «Tanto – ricorda Francesco – che l’intera comunità ecclesiale sta vivendo un periodo speciale di riflessione sulla vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo, e alla vita consacrata o al sacerdozio». In chiusura del suo Messaggio, il Papa ha dedicato un pensiero anche a San Giovanni Paolo II, che proprio trent’anni istituì le Giornate mondiali della gioventù.

About Davide De Amicis (4576 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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