"Il cammino della Quaresima - spiega il Papa - è doppio, a Dio e al prossimo: «E' reale, non è meramente formale. Non è non mangiare carne solamente il venerdì, fare qualcosina, e poi fare crescere l’egoismo, lo sfruttamento del prossimo, l’ignoranza dei poveri"
“I giovani oggi - conclude il porporato - non ascoltano, ma vogliono essere ascoltati. Vogliono essere accompagnati e non guidati alla maniera diciamo classica, vogliono essere protagonisti, non hanno lavoro, vogliono lavoro, vogliono lo spazio e purtroppo gli viene negato che vogliamo rinnovare la stessa Chiesa all’interno e avere energie nuove che sappiano vedere il futuro e dare un contributo alla società”.