Integrazione, dialogo, cultura e mangiar sano alla Festa dei Popoli 2015
"Abbiamo scelto il tema dell'alimentazione - spiega don Marco Pagniello, direttore della Caritas pescarese -, per denunciare il tanto spreco di cibo e, al tempo stesso, la tanta gente che non ha da mangiare ogni giorno. Un’assurdità. A questo abbiamo voluto coniugare il tema degli stili di vita, nonché di una nutrizione diversa possibile che non globalizzi i consumi, stando attenti ai territori"
Dal Brasile alla Thailandia, passando per Senegal e Russia e quindi raggiungere le Filippine. Venticinque Paesi di tutto il mondo, attraverso le comunità e associazioni culturali presenti a Pescara, ieri sono stati protagonisti della sesta edizione della Festa dei popoli: la kermesse dell’incontro e dell’integrazione organizzata dalla Caritas diocesana di Pescara-Penne e dall’ufficio Migrantes, presso il padiglione espositivo del Porto turistico Marina di Pescara.
Una manifestazione coloratissima che, come nelle edizioni precedenti, ha riproposto un autentico melting-pot di etnie, culture e tradizioni, con al centro il titolo “Una sola famiglia umana, cibo per tutti: è compito nostro”: «Abbiamo scelto questo tema – spiega don Marco Pagniello, direttore della Caritas pescarese -, già abbracciato da Caritas Italiana in concomitanza con l’Expo di Milano, per denunciare il tanto spreco di cibo e, al tempo stesso, la tanta gente che non ha da mangiare ogni giorno. Un’assurdità. A questo abbiamo voluto coniugare il tema degli stili di vita, nonché di una nutrizione diversa possibile che non globalizzi i consumi, stando attenti ai territori».
La giornata è partita alle ore 11, quando è stato aperto il villaggio del mondo alla visita dei numerosi pescaresi che hanno avuto la possibilità di conoscere storia, usanze e oggetti tipici di Paesi e popoli di ogni parte del mondo.
Successivamente, la curiosità e il folklore hanno lasciato il posto ad una riflessione sul tema “Un’altra Expo è possibile: mangiare bene e insieme in Abruzzo” e dunque erano numerosi gli stand allestiti con prodotti tipici locali a chilometro zero, biologici ed equo solidali, grazie anche alla collaborazione di numerosi enti ed associazioni fra cui spiccano Coldiretti, Banco Alimentare, Coop Adriatica, Pescara Slow food, Cooperativa Vita Nova e associazione Domenico Allegrino.
Quindi riflessioni in libertà su cibo e finanza, sprechi e scarti e agricoltura solidale. E poi il pranzo sano, curato dal risto-bar vegetale Profumo di sole. Quindi, nel pomeriggio, i laboratori interculturali per grandi e piccini, seguiti dalla grande preghiera interreligiosa per la pace, curata dalla Pastorale ecumenica dell’arcidiocesi di Pescara-Penne, e dalla sfilata dei popoli del mondo. Gran finale in musica, in serata, con il concerto del gruppo boliviano “Grupo Yaku”.
Foto: Corrado De Dominicis