Oratori: 200 ragazzi i protagonisti della prima festa diocesana
"La struttura della giornata - spiega Alessandra Mancinelli, referente dell’Ufficio coordinamento oratori - è stata impostata sulla storia di “Alice nel paese delle meraviglie”, che noi abbiamo riproposto come “Alice nell’oratorio delle meraviglie” per tornare a trasmettere nei bambini quell’ottica di meraviglia e stupore, ma più in generale per infondere la gioia, la carica di credere nell’oratorio quale ente educativo e sociale"
Erano in 200, ieri mattina, i ragazzi appartenenti a dieci parrocchie pescaresi ritrovatisi all’Istituto Ravasco di Pescara come protagonisti della prima Festa degli Oratori, organizzata dall’Ufficio coordinamento Oratori della Pastorale Giovanile diocesana in collaborazione con la Fondazione Caritas e il Comitato Zonale Anspi (Associazione nazionale San Paolo Italia) di Pescara.
È stato proprio l’evento di ieri, tra l’altro, a chiudere un anno importante nel quale, attraverso il sostegno economico dell’Arcidiocesi di Pescara-Penne e il supporto formativo dell’Anspi, sono stati formati gli animatori che presteranno servizio nei costituiti oratori presso le parrocchie dei Santi Angeli Custodi e della Madonna dei Sette Dolori a Pescara, di San Giovanni apostolo a Montesilvano, di Sant’Agostino a Città Sant’Angelo e di San Panfilo a Spoltore, che si aggiungono alle parrocchie pescaresi di Madonna del Fuoco, Visitazione della Beata Vergine Maria, San Pietro Martire e Cristo Re che avevano già attivato un primo nucleo di oratori precedentemente.
Un percorso formativo, quello riservato agli animatori di oratorio, che ha visto la partecipazione di circa 200 iscritti provenienti anche dal teramano: «Durante l’anno – ricorda Alessandra Mancinelli, referente dell’Ufficio coordinamento Oratori – abbiamo organizzato un incontro al mese, durante il quale abbiamo trattato le tematiche basilari inerenti l’attivazione di un oratorio quali la progettazione educativa, la gestione, l’animazione e la proposta di giochi e attività».
Un itinerario formativo, i cui frutti sono emersi con la festa di ieri introdotta dalla Santa Messa presieduta da don Marco Pagniello, presso la chiesa di Gesù buon pastore, e proseguita con giochi a tema e laboratori, fino alle premiazioni e alla preghiera conclusiva: «La struttura della giornata – spiega la referente dell’Ufficio coordinamento oratori – è stata impostata sulla storia di “Alice nel paese delle meraviglie”, che noi abbiamo riproposto come “Alice nell’oratorio delle meraviglie” per tornare a trasmettere nei bambini quell’ottica di meraviglia e stupore, ma più in generale per infondere la gioia e la carica di credere nell’oratorio quale ente educativo e sociale».
Una presenza, quella dell’oratorio, fondamentale soprattutto nei quartieri più periferici ed emarginati, che non mancano a Pescara, il quale consente di togliere i ragazzi dalla strada: «Il nostro compito – conclude Alessandra Mancinelli – è quello di perseguire un’attività di prevenzione sociale nelle aree più a rischio, coinvolgendo i ragazzi in giochi, doposcuola e laboratori in grado di sviluppare abilità trasversali, che non possono acquisire altrove, come la cucina, il ballo e il teatro».
Insomma, l’oratorio incarna l’essenza di un’autentica scuola di vita che, in autunno, aprirà i battenti per accogliere bambini e ragazzi delle nostre parrocchie. Per ulteriori informazioni, è possibile scrivere all’indirizzo e-mail oratoridiocesipescara@gmail.com.