“Rifiutiamo la mentalità mondana, per seguire Cristo e il Vangelo”
"Grazie a Gesù - spiega il Papa -, questa strada conduce alla vita piena e definitiva con Dio. Decidere di seguire Lui, il nostro Maestro e Signore che si è fatto Servo di tutti, esige di camminare dietro di Lui e di ascoltarlo attentamente nella sua Parola - ricordatevi: leggere tutti i giorni un passo del Vangelo - e nei Sacramenti"
«Si tratta di operare un netto rifiuto di quella mentalità mondana che pone il proprio “io” e i propri interessi al centro dell’esistenza: no, quello non è quello che Gesù vuole da noi! Invece, Gesù ci invita a perdere la propria vita per Lui, per il Vangelo, per riceverla rinnovata, realizzata e autentica». Lo ha affermato ieri Papa Francesco, pronunciando l’Angelus domenicale in piazza San Pietro.
Con queste parole, dunque, il Papa ci ha sollecitato a liberarci dall’egoismo e dal peccato, mettendoci alla sequela di Gesù, cioè prendendo quella croce che tutti abbiamo per accompagnarlo nella sua strada: «Grazie a Gesù – spiega il Santo Padre -, questa strada conduce alla vita piena e definitiva con Dio. Decidere di seguire Lui, il nostro Maestro e Signore che si è fatto Servo di tutti, esige di camminare dietro di Lui e di ascoltarlo attentamente nella sua Parola – ricordatevi: leggere tutti i giorni un passo del Vangelo – e nei Sacramenti».
Commentando, poi, il Vangelo domenicale di Marco in cui Gesù interroga i discepoli su chi Egli sia, per verificare la loro fede, il Pontefice ha rilevato come Cristo comprenda che in loro e in ciascuno di noi alla grazia del Padre si oppone la tentazione del Maligno, che vuole distoglierci dalla volontà di Dio: «Annunciando – ricorda Papa Bergoglio – che dovrà soffrire ed essere messo a morte per poi risorgere, Gesù vuol far comprendere a coloro che lo seguono che Lui è un Messia umile e servitore. È il Servo obbediente alla parola e alla volontà del Padre, fino al sacrificio completo della propria vita». Per questo, rivolgendosi a tutta la folla presente, ha dichiarato che chi vuole essere suo discepolo deve accettare di essere servo, come Lui si è fatto servo».
Quindi, un appello rivolto ai giovani fedeli presenti in piazza: «Lasciate – invita il Sommo Pontefice – che il Signore vi parli. Avete avvertito la voglia di sentire Gesù più da vicino? Pensate. Pregate. E lasciate che il Signore vi parli». In conclusione, il saluto rivolto a una delegazione di insegnanti precari provenienti dalla Sardegna: «Auspico – conclude Papa Francesco – che i problemi del mondo del lavoro siano affrontati tenendo concretamente conto della famiglia e delle sue esigenze».