“Al Giubileo dei ragazzi per aprirci all’incontro con l’altro”
"I ragazzi - racconta Pasqualino Paolini, commissario scout del Distretto Abruzzo-Molise - sono rimasti entusiasti e faremo in modo che possano ricordare quest’esperienza, riportando l’entusiasmo e la voglia di aprirsi all’altro. Oggi viviamo in un mondo egoistico, dove ognuno pensa ai fatti suoi, mentre noi vogliamo il contrario formando dei ragazzi responsabili che, con il sorriso sulle labbra, siano testimoni del Vangelo"

Sono stati 90 gli scout aderenti alla Fse (Federazione scout d’Europa), esploratori e guide dagli 11 ai 15 anni d’età, partiti sabato dalle parrocchie di Santo Stefano e Gesù buon pastore a Pescara e Sant’Antonio di Padova a Montesilvano, a raggiungere Roma per vivere il Giubileo dei ragazzi.
Un appuntamento che gli scout hanno vissuto da protagonisti, spinti dal richiamo di Papa Francesco: «Uno dei suoi messaggi che ha più colpito i ragazzi – spiega Pasqualino Paolini, commissario scout Fse del Distretto Abruzzo-Molise – è stato quello di realizzare una Chiesa in uscita e così anche noi, che siamo scout di questa Chiesa, abbiamo sentito il bisogno di non stare più rinchiusi fra le quattro mura delle nostre chiese, aprendoci all’incontro con l’altro».
Dopo l’arrivo in piazza San Pietro, gli scout pescaresi hanno preso parte all’allegro e variopinto corteo che li ha accompagnati, insieme a migliaia di altri adolescenti, allo Stadio Olimpico.
Qui il grande concerto di sabato sera con la musica di loro beniamini, come Francesca Michielin e Lorenzo Fragola, poi il momento clou di domenica con la partecipazione alla Santa messa del Papa e l’attraversamento della porta santa: «I ragazzi – sottolinea Paolini – sono rimasti contenti della bella testimonianza appresa, ovvero che amando è possibile lasciare il mondo meglio di come lo si è trovato».
Ieri la visita finale alle Tende della misericordia allestite nelle principiali piazze della capitale, dove i ragazzi hanno approfondito il senso delle opere di misericordia, corporali e spirituali, da compiere ogni giorno: «I ragazzi – conclude il commissario scout del Distretto Abruzzo-Molise – sono rimasti entusiasti e faremo in modo che possano ricordare quest’esperienza, riportando l’entusiasmo e la voglia di aprirsi all’altro. Oggi viviamo in un mondo egoistico, dove ognuno pensa ai fatti suoi, mentre noi vogliamo il contrario formando dei ragazzi responsabili che, con il sorriso sulle labbra, siano testimoni del Vangelo».