"Quando si parla di mancanza di vocazioni tra noi - si chiede Galantino -: quante delle chiamate che il Signore certamente continua rivolgere trovano interlocutori capaci di rispettare, come ha fatto Gesù con Natanaele, la storia dei chiamati?"
"Dietro questo tema - sottolinea Cantelmi - credo vi sia molta sofferenza. È una questione estremamente sensibile che dobbiamo, sì, valutare tenendo sempre al centro il bene della persona, ma anche accogliendo il dolore legato a probabili esperienze passate di discriminazione, dandogli significato"
"No ad un Consiglio pastorale parrocchiale - ammonisce l'arcivescovo Valentinetti - che si riunisce una o due volte l’anno, per decidere gli itinerari delle processioni o le vesti per la prima comunione. Quello che deve decidere costantemente è relativo alla dimensione dell’ascolto della realtà che lo circonda, della città, del quartiere che circonda la parrocchia, ponendosi in ascolto soprattutto delle angosce e della speranze degli uomini che devono interpellarci"