Gmg Cracovia: “Parteciperanno tra gli 80 e i 90 mila giovani italiani”
Le diocesi italiane finora coinvolte sono più di 160 - annuncia don Falabretti - e si sono già iscritti 130 vescovi, il numero più alto fatto registrare dai vescovi italiani alle Gmg. Una convocazione così ampia permette a tutti di vivere un’esperienza di Chiesa che se coltivata aiuta poi le chiese locali a portare avanti il cammino con i giovani e per i giovani"
«A chi ci chiede quanti giovani italiani parteciperanno alla Giornata mondiale della Gioventù (Gmg) di fine luglio a Cracovia rispondo che non lo sappiamo con esattezza. Pensiamo che alla fine saremo tra gli 80 e i 90 mila».
Lo ha affermato don Michele Falabretti, direttore del servizio nazionale di pastorale giovanile (Snpg) della Cei, intervenendo nei giorni scorsi all’incontro dei responsabili diocesani e regionali delle comunicazioni sociali radunatisi a Roma: «Le diocesi italiane finora coinvolte sono più di 160 – aggiunge don Falabretti – e si sono già iscritti 130 vescovi, il numero più alto fatto registrare dai vescovi italiani alle Gmg».
Tra questi figura anche l’arcivescovo di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti che, insieme al direttore della Pastorale giovanile don Domenico Di Pietropaolo, guiderà una delegazione diocesana composta da circa 400 giovani.
Don Falabretti ha poi invitato a non prendere la Gmg solo come un evento isolato, perché è uno strumento pastorale: «Una convocazione così ampia – sottolinea – permette a tutti di vivere un’esperienza di Chiesa che, se coltivata, aiuta poi le chiese locali a portare avanti il cammino con i giovani e per i giovani».
Il direttore del servizio nazionale di pastorale giovanile ha concluso con un appello: «Nelle prossime settimane – esorta don Michele Falabretti, rivolgendosi ai responsabili diocesani e regionali degli uffici di Comunicazione sociale -, vi invito a raccontare la vita di questi giovani e di queste comunità che si preparano a vivere l’esperienza della Gmg. Saranno importanti le giornate a Cracovia, ma altrettanto importante è far conoscere il cammino di avvicinamento e le aspettative dei giovani».