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Centro Britti: apertura prolungata per accogliere i senzatetto al freddo

"Il progetto - spiega l’assessore Allegrino - è stato talmente positivo e funzionale, che lo abbiamo inserito come buona prassi all’interno del Pronto intervento sociale (Pis) affinché venga ripetuto ogni anno"

Apertura prolungata dal 25 febbraio al 15 marzo in previsione dell’ondata di gelo che dovrebbe colpire anche l’Abruzzo nei prossimi giorni

Il centro polivalente trasformato in dormitorio per i bisognosi

Resterà aperto fino al 15 marzo il centro di accoglienza “Monsignor Gustavo Britti” di via Rio Sparto, che ospita i senza dimora. Lo ha disposto ieri l’amministrazione comunale con una delibera approvata dalla Giunta. La struttura, fortemente voluta dall’assessore alle Politiche Sociali Antonella Allegrino e realizzata in collaborazione con l’assessore al Patrimonio Gianni Teodoro, avrebbe dovuto chiudere i battenti il  25 febbraio, dopo circa due mesi di attività, ma il Comune ha posticipato la data in vista dell’ondata di gelo che, secondo le previsioni meteorologiche, nei prossimi giorni dovrebbe colpire anche la costa abruzzese.

I volontari operativi con l’assessore alle Politiche sociali Antonella Allegrino

La proroga è stata disposta per consentire ai numerosi senza dimora, attualmente ospiti del “Britti”, di poter continuare a trovare accoglienza e riparo dal freddo in un luogo caldo e confortevole. Una sollecitazione giunta anche dai rappresentanti delle associazioni di volontariato, che operano nella struttura e che hanno partecipato ieri ad una riunione convocata dall’Assessorato alle Politiche Sociali, che organizza e coordina i servizi: «Il progetto – spiega l’assessore Allegrino – è stato talmente positivo e funzionale, che lo abbiamo inserito come buona prassi all’interno del Pronto intervento sociale (Pis) affinché venga ripetuto ogni anno».

Presenti all’incontro Luca Fortunato e Gianluca Cornacchia della Comunità Papa Giovanni XXIII, Massimo Ippoliti dell’associazione On the Road, Daria Secchiatti della Comunità di Sant’Egidio, Monica Isabella Ventura dell’associazione Psicologi per l’emergenza Abruzzo (Pea), i volontari Michel Janssens e Aristide Ricci. Hanno partecipato anche Alessandro Marcone della cooperativa Ambra e Giovanni Peroni e Dino Di Cintio dell’Istituto “Aquila”, che si occupano rispettivamente dell’assistenza e della vigilanza notturna ai senza dimora.

L’incontro ha rappresentato anche l’occasione per fare il punto sull’attività svolta nell’ambito del progetto sperimentale, giudicato da tutti molto positivamente: «È di sicuro una realtà virtuosa – afferma Ippoltiti -. I senza dimora hanno potuto vivere con estrema serenità l’emergenza freddo, una tranquillità che non si era mai verificata negli ultimi 10 anni». Uno spazio divenuto anche luogo di socializzazione: «Molti che avevano rapporti conflittuali in strada – racconta Cornacchia -, sono diventato amici». Un’esperienza che ha contribuito a dare visibilità agli invisibili: «La possibilità di relazionarsi – osserva Daria Secchiatti – ha consentito di appianante le barriere che ci sono anche tra di loro e sarà utile quando dovranno continuare a rapportarsi sulla strada». Una realtà di accoglienza che ha colpito quanti non la conoscevano: «Sono rimasto colpito da questa realtà che conoscevo solo a parole – ha sostenuto Ricci – È qualcosa che ti tocca e che ti spinge ad impegnarti di più». «Attraverso questa esperienza – conclude Monica Ventura – abbiamo la possibilità di incontrare persone che vivono esperienze drammatiche, ma lo fanno con una dignità incredibile».

Il dormitorio allestito nel Centro Mons. Gustavo Britti

Dal 30 dicembre, giorno di apertura del centro di accoglienza, sono stati un centinaio i senza dimora accolti  nella struttura di via Rio Sparto. Le persone che vi hanno trovato ospitalità sono in gran parte di nazionalità italiana seguite da quelle di nazionalità rumena, marocchina, albanese, nigeriana, polacca, russa e altre. Nel centro sono stati allestiti 50 posti letto e i senza dimora presenti sono tra i 40 e i 50 ogni sera. Nella struttura, che viene aperta ogni sera alle 19 e resta operativa fino alle 9 del mattino successivo, sono presenti anche i volontari dell’associazione culturale Emozioni, dell’Ordine di Malta, gli scout giovani, mentre il Banco Alimentare e i parrocchiani delle chiese di San Gabriele, Beato Nunzio e Santa Lucia hanno offerto un contributo con prodotti per la colazione.

Hanno aderito al progetto anche alcuni artisti come Piero Delle Monache, i giovani attori del Teatro Senza Fissa Dimora guidati dalle regista Federica Vicino, i rappresentanti dell’associazione Lo Spazio di Sophia e il chitarrista Gianluca Triozzi, che hanno partecipato a un programma di serate dedicate alla musica, a reading teatrali e a incontri culturali per offrire una forma di intrattenimento ai senza dimora prima del riposo.

About Davide De Amicis (4572 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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