Pax Christi: “No al Far West delle armi facili in Italia”
«Noi siamo totalmente contrari – afferma Pax Christi Italia - a questo clima culturale di violenza armata che questo decreto non fa che aumentare. Cresce sempre più la sensazione che possedere un’arma dia più sicurezza. Secondo noi invece è proprio l’esatto contrario».

Non violenza, dialogo, buon senso. In una sola parola: pace. È questo il circuito entro il quale Pax Christi intende far viaggiare tali prerogative che ne costituiscono da sempre la sua azione nonché missione. Va interpretato in questo senso, il diniego assoluto espresso da Pax Christi Italia, nei confronti del decreto legislativo 104/2018 entrato in vigore dal 14 settembre, con il quale l’Italia ha recepito la direttiva europea numero 853 del 2017 sulla detenzione di armi. Così da oggi acquistare e detenere un’arma in casa sarà più facile.
In particolare, in base al decreto, il limite di armi sportive che si possono detenere in casa è stato elevato da 6 a 12, mentre per le armi lunghe e corte i nuovi massimi passano rispettivamente a 10 e 20. È stato invece ridotto il termine di validità del porto d’armi per la caccia e per l’uso sportivo, passato da 6 a 5 anni. Novità anche rispetto alla denuncia di detenzione di un’arma, che ora potrà essere presentata anche online, ai Carabinieri o alla Questura, utilizzando un’e-mail spedita da un portale certificato.
Da qui il disappunto totale, che il movimento cattolico italiano affida ad una nota: «Noi siamo totalmente contrari – afferma Pax Christi Italia – a questo clima culturale di violenza armata che questo decreto non fa che aumentare. Cresce sempre più la sensazione che possedere un’arma dia più sicurezza. Secondo noi invece è proprio l’esatto contrario».
La nota poi entra sempre più nel merito della questione: «Ci preoccupa questa atmosfera da Far West. Ci preoccupano le promesse e le intese con la lobby delle armi, una lobby di morte».
Tra pochi giorni inizierà anche la discussione anche per la modifica alla legge sulla legittima difesa: «una difesa ‘fai da te’, sempre più armata e pericolosa». A questo clima ‘armato’ che stiamo vivendo, Pax Christi Italia risponde con:«una proposta disarmata, nonviolenta. Positiva e propositiva».
Nella prima settimana di ottobre sarà in Italia Zion Kelly, uno dei tantissimi giovani studenti statunitensi che sono scesi in piazza lo scorso 14 marzo per protestare a voce alta contro l’uso delle armi nelle scuole, contro la loro vendita fuori controllo.
«Sappiamo bene – sottolinea Pax Christi – come siano diffuse le armi negli Stati Uniti e quante siano le vittime. Sono centinaia di migliaia le voci giovani che chiedono disarmo negli Usa. Sono l’espressione di una società civile che spesso non fa notizia ma che c’è ed è molto forte».
Zion Kelly sarà in Italia per una “Settimana della nonviolenza”, e terrà tanti incontri soprattutto nelle scuole, in diverse città italiane, dal 2 ottobre (Catania, Lamezia Terme, Portici, Napoli, Besozzo e Tradate – Va, Bologna) fino a domenica 7 ottobre per essere presente alla marcia per la pace Perugia-Assisi.
«Non vogliamo rassegnarci a questo modo di vedere l’altro come un nemico – conclude la nota –, a una relazione sempre più fondata sulla violenza e sulle armi di ogni dimensione e peso, dalle pistole alle bombe atomiche, alle bombe vendute all’Arabia Saudita per le stragi nello Yemen».
“Non è mai una persona sola a morire, mai. Ad ogni sparo moriamo tutti un pò” (Dal film ‘Bones’).
Prima di agire occorre riflettere. “Pensa, prima di sparare pensa. Pensa, che puoi decidere tu”(Fabrizio Moro). Dunque, buona riflessione. Scrivere altro sarebbe superfluo in questo caso.