Coldiretti: “Un italiano su due si ritiene in credito sull’Unione europea”
"È necessario – sostiene Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti - che il nostro Paese si batta contro ulteriori tagli nel nuovo bilancio europeo a carico della Politica agricola comune (Pac), che aggraverebbe la condizione di pagatore netto del nostro paese"
«Un italiano su due (46%) è convinto di essere in credito rispetto all’Unione europea, con una percentuale ben superiore a chi ritiene di essere in debito (19%) e a chi considera che il rapporto tra dato e ricevuto sia in pari (26%)».
È quanto emerge da un’analisi Coldiretti/Ixè sull’atteggiamento degli italiani verso l’Europa, dopo la bocciatura della manovra economica del Governo da parte della Commissione europea: «Per quasi sei italiani su dieci (58%) – spiega Coldiretti – l’Unione europea tratta l’Italia peggio degli altri Paesi, mentre solo una sparuta minoranza del 7% ritiene che l’Unione europea abbia un occhio di riguardo per lo Stivale».
Secondo lo studio Coldiretti/Ixè: «Il problema è che secondo il 43% degli italiani le politiche di Bruxelles sono orientate dai Paesi più forti, mentre per un altro 37% a decidere sono soprattutto le lobby finanziarie ed economiche. Non manca chi addebita le contraddizioni dell’Unione alla burocrazia (12%), mentre appena il 3% è convinto che a contare in Europa siano i cittadini».
Nonostante ciò, alla domanda se si abbia ancora fiducia nell’Europa, oltre la metà degli italiani risponde di sì, con il 40% che dichiara di avere abbastanza fiducia e l’11% che ne nutre addirittura molta: «Dall’altra parte – secondo Coldiretti/Ixè – un 36% spiega di avere poca fiducia e un 12% di non averne nessuna».
E secondo Coldiretti sul rapporto tra gli italiani e l’Europa, pesa anche il fatto che l’ultima relazione della Corte dei Conti ha evidenziato come l’Italia sia contributore netto del bilancio europeo con un disavanzo di 4,4 miliardi nel 2016, che diventano 37,7 miliardi di euro se si prende in esame il periodo 2010-2016: «In sostanza – precisa Coldiretti – l’Italia paga 15,7 miliardi l’anno, ma ne riceve indietro solo il 72%».
Da qui la proposta del presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo: «È necessario – sostiene – che il nostro Paese si batta contro ulteriori tagli nel nuovo bilancio europeo a carico della Politica agricola comune (Pac), che aggraverebbe la condizione di pagatore netto del nostro paese. Un’Europa oggi in cerca d’identità e messa sempre più in discussione all’interno degli stessi Stati membri, dovrebbe guardare alla sua agricoltura come a una risorsa anche in termini di idee e soluzioni, poiché si tratta dell’unico settore che più e meglio di altri ha saputo realizzare in questi anni una reale integrazione».