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Azione cattolica: “La Regione Abruzzo ascolti le necessità dei suoi giovani”

"Questo manifesto - precisa la Delegazione regionale Abruzzo-Molise di Azione cattolica - è un contributo all'analisi della situazione del nostro territorio e delle conseguenti prospettive di sviluppo temi, che ci auguriamo siano al centro della campagna elettorale"

È l’appello dei giovani abruzzesi e molisani ai candidati alle elezioni regionali in Abruzzo, contenuto nel manifesto “Sulla strada della nostra terra”

Ascoltare i bisogni e le esigenze dei giovani abruzzesi. È stata questa la richiesta rivolta dall’Azione cattolica d’Abruzzo e Molise ai candidati, presidenti e consiglieri, alle prossime elezioni regionali abruzzesi di domenica 10 febbraio prossimo attraverso un manifesto – intitolato “Sulla strada della nostra terra”elaborato dagli aderenti del Settore giovani in occasione della recente festa regionale in onore dei 150 anni dell’Azione cattolica italiana, che si è svolta il 20 ottobre scorso a Pescara.

Un manifesto, quello condiviso con gli adulti dell’associazione laicale, che è una lettura della realtà fatta da ragazzi di età compresa fra i 14 ed i 30 anni: «Fatta con il loro sguardo sulle comunità in cui vivono – premette la Delegazione regionale Abruzzo-Molise di Azione cattolica -, sulle scuole che frequentano, sulle università in cui si formano, consapevoli delle difficoltà, ma anche delle opportunità che la nostra terra può fornire. È un contributo all’analisi della situazione del nostro territorio e delle conseguenti prospettive di sviluppo temi, che ci auguriamo siano al centro della campagna elettorale».

Il primo punto oggetto di riflessione, è stato quello della mancanza di luoghi d’incontro: «Un bisogno comune a diverse realtà locali – osservano i giovani d’Abruzzo e Molise – è la necessità dei giovani di essere ascoltati, di instaurare relazioni autentiche e durature. Pensiamo sia necessario, dunque, offrire occasioni di incontro, sia attraverso la creazione e la valorizzazione di spazi e luoghi concreti, quali strutture di studio e di svago, sia attraverso l’organizzazione di eventi culturali, come mostre e concerti, che possano costituire da un lato un elemento di ri-scoperta artistica e dall’altro di lavoro per tutti i ragazzi coinvolti, permettendo di promuovere la condivisione e la relazione e contrastando, in tal modo, la chiusura e l’isolamento».

I ragazzi chiedono, inoltre, un maggior coinvolgimento nella vita cittadina delle comunità locali: «Investire tempo ed energie nelle loro idee – si legge nel manifesto -, facendo in modo che possano dare il proprio apporto da protagonisti e non da spettatori, portandoli a capire che il loro contributo per il territorio è fondamentale. A tal proposito sarebbe opportuno che, già dalle scuole, venissero realizzati percorsi di sensibilizzazione al bene comune, all’impegno civico, politico e sociale, accompagnando i ragazzi a riscoprire l’importanza di essere parte di un territorio e avere il desiderio e la necessità di prendersene cura, solo così, infatti, potrà nascere la voglia di credere, rimanere e investire sulle potenzialità della propria terra».

Per i giovani d’Abruzzo e Molise, l’attenzione sul mondo della scuola dev’essere massima: «A partire dalla necessità di garantire un’edilizia scolastica e dei servizi adeguati, riservando maggiore sensibilità e cura per quegli istituti scolastici periferici. La seconda necessità è che la scuola sia un luogo in cui favorire e incoraggiare la discussione su alcune tematiche che, purtroppo, caratterizzano negativamente il nostro tempo come il bullismo e, oggi sempre più di frequente, il cyberbullismo, pensando percorsi di sensibilizzazione e cercando di rendere più visibili questi fenomeni troppo, spesso non conosciuti a pieno, attraverso eventi mirati sempre più a sviluppare una filosofia dell’ascolto, del dialogo e dell’accoglienza».

Occorre poi rilanciare le università abruzzesi: «Proponiamo – affermano i giovani abruzzesi e molisani – di investire maggiormente sui poli centrali e le sedi distaccate presenti, risorse fondamentali soprattutto per raggiungere quei piccoli centri che si trovano nell’interno e che troppo spesso rimangono isolati offrendo, innanzitutto, maggiori strutture che possano accogliere professori e studenti e potenziando i mezzi pubblici di collegamento ai territori. Pensiamo, inoltre, che accrescere il dialogo tra le Università, le scuole e le aziende, potrebbe portare a risultati concreti e tangibili, permettendo di creare continuità tra mondo dell’istruzione e mondo del lavoro».

Direttamente collegato al tema dell’istruzione, per i giovani abruzzesi e molisani, è quello dello spopolamento dei piccoli centri oltre che per motivi di studio, anche per ragioni lavorative. Una criticità che nel manifesto viene affrontata proponendo l’adozione di alcune buone prassi: «Noi giovani dell’Abruzzo-Molise – affermano nel manifesto – rispondiamo proponendo di allargare lo sguardo, avendo il coraggio di investire sulla formazione nella progettazione europea, già dalle scuole superiori, per rendere i ragazzi capaci di saper intercettare le opportunità, i maggiori programmi e bandi europei e sperimentare forme di lavoro cooperative, innovative e soprattutto originali che possano mettere in relazione professionalità diverse, portando alla nascita e allo sviluppo di buone prassi per il territorio».

Un’altra opportunità concreta viene considerata il servizio civile nazionale: «Esperienza – sottolineano i ragazzi – che permette di sviluppare una prima idea sul mondo lavorativo, creando maggiore consapevolezza nei ragazzi sulle potenzialità presenti sul territorioSarebbe, dunque, molto utile, continuare a presentarlo nelle scuole e nelle università».

Ma anche la valorizzazione del patrimonio ambientale e artistico, può consentire la creazione di nuove opportunità: «Proponiamo – aggiungono i giovani abruzzesi e molisani – di investire a pieno e con una politica di sviluppo sul nostro straordinario patrimonio, valorizzandolo e considerandolo come una grande risorsa e opportunità di nascita di nuovi posti di lavoro, soprattutto nel settore del turismo».

In conclusione, i giovani abruzzesi e molisani di Azione cattolica affermano la necessità di essere cambiamento: «“Balzo audace” – concludono -, come ci ha ricordato Papa Francesco nella Veglia di Preghiera al Circo Massimo l’11 Agosto scorso, e sguardo in prospettiva e per questo chiediamo l’ascolto, l’aiuto, l’attenzione e l’accompagnamento di tutte le comunità cittadine, parrocchiali e diocesane in cui viviamo. Se è vero che “Non nascono a caso i sogni”, come scriveva Carlo Carretto, vogliamo impegnarci in prima persona affinché questi sogni diventino realtà».

About Davide De Amicis (4502 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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