Caritas Pescara: 4 borse di studio e 2 borse lavoro per la missione in Albania
"Abbiamo deciso di investire con delle borse di studio - spiega Corrado De Dominicis, vice direttore della Caritas diocesana -, per consentire ai giovani di rimanere a studiare nel proprio Paese e nella loro località, perché anche spostarsi ad un’ora e un quarto da Mabë (dove ha sede la missione pescarese) per recarsi all’Università di Tirana, diventa un impegno eccessivamente gravoso per le famiglie nord-albanesi che vivono di espedienti"
La Fondazione Caritas onlus di Pescara-Penne pescarese fornirà attrezzature scolastiche ed erogherà quattro borse di studio a favore di studenti e due borse lavoro destinate ad insegnanti alla comunità di Lac Vau Dejes, nella diocesi albanese di Sapë, dov’è operativa la missione dell’arcidiocesi di Pescara-Penne operativa dal 2012 attraverso il progetto Vllaznia.
Tutto ciò sarà possibile grazie ad un finanziamento ottenuto lunedì dalla Fondazione Pescarabruzzo, attraverso la convenzione firmata dal suo direttore generale Nicola Mattoscio, che ha selezionato cinque progetti di utilità sociali per la cooperazione internazionale proposti da altrettante associazioni, premiati con un finanziamento complessivo di 50 mila euro: «Sono stati i progetti relativi alla creazione o all’ampliamento di strutture preesistenti – precisa Mattoscio -, nei Paesi emergenti e in via di sviluppo, e quelli dedicati al potenziamento della capacità di immissione in sistemi educativi-formativi di qualità, a risultare privilegiati nell’assegnazione del finanziamento. La firma di queste convenzioni, tra l’altro, si colloca nell’ambito dell’iniziativa internazionale Agenda globale per lo sviluppo sostenibile, avviata nel 2015 dalle Nazioni unite e sottoscritta da 193 Paesi membri».
L’iniziativa era stata promossa nell’agosto scorso, mediante la pubblicazione di un apposito bando a cui aveva partecipato anche la Fondazione Caritas pescarese la quale ora, avendo ottenuto una parte del finanziamento, potrà realizzare il proprio obiettivo: «Negli ultimi anni – spiega Corrado De Dominicis, vice direttore della Caritas diocesana di Pescara-Penne – abbiamo riscontrato la grande tendenza da parte dei ragazzi del posto, di voler inseguire il mito europeo ed italiano andando fuori e questo sta generando una perdita di risorse per l’Albania. Abbiamo così deciso di investire con delle borse di studio, per consentire ai giovani di rimanere a studiare nel proprio Paese e nella loro località, perché anche spostarsi ad un’ora e un quarto da Mabë (dove ha sede la missione pescarese) per recarsi all’Università di Tirana, diventa un impegno eccessivamente gravoso per le famiglie nord-albanesi che vivono di espedienti, di pastorizia e di lavori giornalieri».
Da qui la necessità di aiutare i giovani di queste famiglie svantaggiate a proseguire gli studi senza lasciare la loro casa: «Parliamo di ragazzi – assicura De Dominicis – con tanta voglia di imparare, di studiare, di crescere, di diventare uomini e donne che possano dare all’Albania il futuro più roseo possibile. Anche per questo abbiamo voluto dare la possibilità ai ragazzi, che frequentano il nostro oratorio e vivono nel villaggio, di avere un doposcuola qualificato (con spazi informatizzati) erogando due borse di studio per insegnanti, in quanto il percorso compiuto a scuola possa essere prezioso anche nello studio a casa, dove i ragazzi non possono essere accompagnati a causa del basso livello d’istruzione delle loro famiglie d’appartenenza, rischiando di perdersi».
Anche questo progetto, dunque, sarà utile per sostenere l’impegno dei missionari pescaresi in Albania Goffredo e Tiziana Leonardis e Maria Palma Di Battista, assistiti da don Massimo Di Lullo.
Gli altri quattro progetti beneficiari sono quelli della Comunità eritrea in Abruzzo, che ora potrà riqualificare il campo sportivo di “DenDen” ad Asmara, utilizzato da invalidi e mutilati di guerra. Così come l’associazione Missione possibile potrà avviare la costruzione di un complesso scolastico ad Embu, in Kenya, formato da 8 corpi in muratura, con servizi e sala polivalente. L’associazione Novissi creerà un’azienda agricola ad Atakpamè, in Togo, con la realizzazione di un pozzo di prima falda, l’installazione di un potabilizzatore, di impianti fotovoltaici e di una pompa elettrica per l’irrigazione.
Infine, la parrocchia di Sant’Antonio a Gecamines, nella diocesi di Kolwezi in Congo, retta dall’ex parroco di Farindola don Gaspard Ciey A Ciey, potrà completare il tetto della scuola elementare “Antonio Chicco”: «Avendo avuto la possibilità di studiare a Roma – racconta don Gaspard – ho avuto modo di bussare a varie porte per realizzare questa scuola nella mia città, fino a conoscere l’Opam (Opera di promozione dell’alfabetizzazione nel mondo) che mi ha messo in contatto con una benefattrice romana. Quest’ultima, avendo la volontà di dedicare l’edificio al suo figlio scomparso, ha erogato un primo contributo. Ma la scuola, dopo i lavori compiuti dalla comunità locale, era rimasta incompleta soprattutto per quanto riguardava l’arredo che adesso, grazie a questo contributo, potremo completare».