Relazioni di comunità: il progetto pescarese che promuove l’economia circolare
Lo scopo del progetto – approfondisce Marco Masciovecchio, segretario diocesano Mlac Pescara-Penne – è quello di realizzare una rete sociale e fiduciaria (composta da associazioni di categoria, organizzazioni datoriali, enti ecclesiali, enti del terzo settore), che faciliti la creazione di un distretto dell’economia circolare, generando un percorso di cooperazione socio-economica strutturata tra gli enti e un percorso di co-progettazione finalizzato al coinvolgimento e all’accompagnamento di 5 idee, gruppi o microimprese orientate all’economia circolare, che mettano al centro i giovani tra 16 e i 35 anni"
Si intitola “Relazioni di comunità” il progetto, ideato dal Movimento lavoratori dell’Azione cattolica diocesana di Pescara-Penne in collaborazione con il Progetto Policoro, la Fondazione Caritas e la Pastorale Sociale e del Lavoro dell’Arcidiocesi di Pescara-Penne, elaborato nell’ambito del bando di progettazione sociale 2021 “Idee in movimento” indetto dal Movimento lavoratori dell’Azione cattolica italiana: «Il concorso – spiega Marco Masciovecchio, segretario diocesano del Movimento lavoratori di Azione cattolica – si pone l’obiettivo di presentare delle idee per progetti ispirati alla Dottrina Sociale della Chiesa, attraverso lo strumento della progettazione sociale. Con questo progetto in particolare, si cercano di rendere protagoniste le persone, in particolare i giovani, con la consapevolezza del valore formativo del lavoro nei contesti educativi; si vuole promuovere l’innovazione, l’attenzione alla vita delle persone e all’ambiente secondo l’ecologia integrale e l’economia circolare (un sistema economico pensato per potersi rigenerare da solo garantendo dunque anche la sua ecosostenibilità)».
Relazioni di Comunità ha l’obiettivo di favorire la costruzione e il potenziamento di una “comunità” efficacie e sostenibile nel tempo, che sia in grado di costituire l’infrastrutturazione socio-economica del territorio oggetto di intervento e di offrire, nel tempo, risposte organiche, integrate e multidimensionali ai bisogni socio-economici dei giovani che hanno idee di impresa valide e improntate all’economia circolare: «Lo scopo del progetto – approfondisce Masciovecchio – è quello di realizzare una rete sociale e fiduciaria (composta da associazioni di categoria, organizzazioni datoriali, enti ecclesiali, enti del terzo settore), che faciliti la creazione di un distretto dell’economia circolare, generando un percorso di cooperazione socio-economica strutturata tra gli enti e un percorso di co-progettazione finalizzato al coinvolgimento e all’accompagnamento di 5 idee, gruppi o microimprese orientate all’economia circolare, che mettano al centro i giovani tra 16 e i 35 anni».
I principali risultati attesi dall’iniziativa sono la creazione di un tavolo di rete sociale strutturato e continuativo composto da almeno 5 enti, con la stipula di apposito accordo di funzionamento; il coinvolgimento e l’accompagnamento di un gruppo di almeno 5 aspiranti imprenditori orientati allo sviluppo di impresa nell’ambito economia circolare e la costituzione e start up di impresa per il recupero di abiti usati.
Il progetto è rivolto in modo specifico ai cosiddetti Neet (Not in Education, Employment or Training), ossia ragazzi e ragazze che non lavorano, non studiano e non si formano, tra i 16 e i 29 anni. Ed altresì rivolto a giovani creativi, di età compresa tra 18 e 35 anni, disposti a mettersi in gioco per investire in un’idea efficace, che valorizzi l’economia circolare.
Affinché il progetto diventi realtà è fondamentale che vinca il bando di progettazione sociale esprimendo un voto, fino a giovedì 18 marzo, creando un account sul sito web: https://concorsoidee.azionecattolica.it/node/139