“L’Altra Terra”, un mystery fra le montagne abruzzesi
«Sono finalmente tornata a vivere con coraggio nella mia montagna, sono qui sospesa nell'aria tra il cielo e la terra. Dovevo solo trovare la forza, o meglio, il coraggio di ritornare. Era il nostro posto, mio e di mio padre»
Il 7 aprile è uscito ufficialmente L’Altra Terra, il romanzo di Francesca Giuliani, pubblicato dalla casa editrice online Bookabook, e ambientato fra le montagne abruzzesi. Nata sulla costa, Francesca ha sempre volto il suo sguardo alle montagne, tanto da decidere recentemente di trasferirsi in un piccolo borgo alle pendici del monte La Queglia, nell’Abruzzo più rurale.
Tutto l’amore per le montagne trabocca da ogni singola riga de L’Altra Terra, e la storia della misteriosa scomparsa di un esperto escursionista rende ancora più affascinante l’ambientazione di questo romanzo, facendone il suo punto di forza: tutti i luoghi citati, perfino le realtà più piccole, sono veri ed esistenti. Per cui, libro alla mano e gambe in spalla si possono ripercorrere i passi di Emma sulle tracce di suo padre.
Alcuni dei posti che favoriscono al meglio l’atmosfera surreale e onirica trasmessa dal romanzo, sono senz’ombra di dubbio l’altopiano di Campo Imperatore, «una sterminata landa carsica di una bellezza mozzafiato», dove la protagonista si reca insieme al fidanzato Tommaso per seguire un importante indizio, e il Monte Camicia, ricoperto di un’anomala foschia il giorno in cui il padre di Emma sembra dissolversi nel nulla.
Ma non è tutto. Infatti, la scenografia concorre a realizzare il successo di questo romanzo solo per metà: l’altra metà la fa tutta la storia d’amore fra un padre e una figlia, separati dalla vita troppo presto, il cui profondo legame, però, è destinato a sopravvivere oltre ogni previsione. Nel tentativo di accettare la morte di suo padre, Emma apre le porte all’incredibile possibilità di svelare uno dei più grandi misteri dell’Universo, ovvero il motivo dietro l’esistenza dei cosiddetti esopianeti.
In questo modo, il romanzo prende una piega completamente diversa rispetto al suo inizio, portando il lettore all’interno di una realtà tutta da costruire e da immaginare, attraverso i sogni rivelatori di Emma.
Quattro chiacchiere con l’autrice:
1) Come ci si sente a essere un’autrice pubblicata? Qualche mese fa L’Altra Terra era ancora una pila di fogli in corso di revisione, mentre oggi è una realtà di ben 138 pagine rilegate con tanto di copertina.
Come mi sento? Come sempre, ma con la consapevolezza di essere riuscita a realizzare un sogno. La soddisfazione di avere tra le mani il mio romanzo è tanta, come la felicità nel sapere che questa storia è riuscita a raggiungere molte persone, e spero possa raggiungerne altre.
2) Com’è stato per te vivere il processo di realizzazione del libro?
Come sai, il mio romanzo è partito da una campagna crowdfunding, quindi prima di arrivare alla fase di realizzazione, c’è stato un lungo periodo di attesa, dove l’incertezza fa da padrona. Quando poi ho iniziato per la prima volta la fase di editing e di revisione bozze, non ti nego che l’approccio non è stato facile. Ho avuto un po’ di difficoltà nell’accettare una seconda persona nella revisione del mio romanzo, anche perché non si è istaurato un vero legame, è sempre stata una figura distante ma professionale. Me l’aspettavo sicuramente diverso come percorso, ma il risultato alla fine è stato sorprendente.
3) Per la copertina è stata scelta una bellissima fotografia, che tu stessa hai scattato e che è l’emblema dell’intera storia, perché ritrae uno dei bellissimi paesaggi abruzzesi in cui il romanzo si svolge. Quanto ha influito la tua anima montana anche nei dettagli di questa storia?
Sì, per la copertina è stata scelta una mia foto, scattata proprio sul Monte Camicia, la montagna narrata nel libro. Ho scelto il paesaggio, a differenza di una foto della montagna stessa, perché ho pensato fosse banale, ma soprattutto facile da reperire, ormai su internet possiamo trovare foto da ogni angolazione e in ogni stagione. Ma il panorama che si vede da lì invece, quello sì che è speciale e andava assolutamente condiviso. Per quanto riguarda la mia anima montana, ha influito tantissimo nella stesura di questa storia, che parla di radici e di terra. Come anche il rapporto con mio padre, lui è sempre stato un tutt’uno con la montagna, con la terra e la natura. Io sono come lui, lo seguo passo dopo passo, continuando ad imparare e respirare.
4) In un’altra sede ci hai raccontato che la trama essenziale della storia nasce da un sogno che hai fatto, e in effetti proprio il sogno diventa un tema preponderante nel romanzo. Perché hai scelto di affidargli un ruolo così risolutivo?
In realtà non ho scelto di dargli un ruolo così importante, è entrato da solo e prepotentemente nella mia vita. L’Altra Terra come hai detto, nasce da un sogno, così vero e lucido da non poter rimanere solo nella mia mente. E il sogno è il punto centrale di questa storia, l’unico collegamento tra la Terra e l’Altra Terra, tra la protagonista e suo padre. Un ponte che collega sogno e realtà, emozioni e amore.
5) Ci sono progetti che circa L’Altra Terra nel futuro immediato?
Ci sarà un evento nel mio posto del cuore, la mia casa, Corvara. Stiamo organizzando una presentazione del mio romanzo, che sa di festa, tra le montagne abruzzesi. Una coppia di amici ha messo a disposizione il loro Rifugio, un posto magnifico immerso nei boschi. Un’atmosfera ideale per parlare di natura, radici e montagna. Stiamo definendo gli ultimi dettagli, ma sicuramente ci sarà come protagonista L’Altra Terra e poi musica, risate e spensieratezza.