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Scuola: “Impossibile vietare gli smartphone. Serve educazione digitale”

"Non è demonizzando e vietando gli smartphone che risolviamo il problema – osserva Ernesto Caffo -. Non possiamo pensare di bloccare questi strumenti attraverso logiche prettamente sanzionatorie, piuttosto è necessario ribadire l’importanza di stare accanto a bambini e adolescenti, garantendo loro un supporto continuo e concreto governando l’utilizzo sempre più esteso e intenso delle innovazioni tecnologiche con consapevolezza e competenza"

Lo ha affermato il Telefono Azzurro, in occasione dell’odierna cerimonia di inagurazione dell’anno scolastico 2024/2025 a Cagliari

Una giovanissimo alle prese con smartphone e computer - Foto: Siciliani-Gennari/Sir

In occasione della cerimonia di inaugurazione del nuovo anno scolastico, che si svolgerà oggi a Cagliari alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, Telefono Azzurro ha rinnovato «il suo impegno a fianco di bambini e adolescenti attraverso un servizio di ascolto e intervento attivo, con l’obiettivo di tutelare i diritti e il benessere dei più giovani e invita studenti e studentesse ad affrontare le nuove sfide con la voglia e la capacità di mettersi in gioco, ma allo stesso tempo ribadisce la sua costante presenza al loro fianco per ascoltarli e supportarli a superare disagi e crisi, impegnandosi a comprendere realmente le difficoltà che possono incontrare in questo momento cruciale per la loro crescita».

Ernesto Caffo, presidente Telefono Azzurro

In riferimento, poi, all’ampio movimento animato ultimamente – da esponenti politici e pedagoghi contro l’utilizzo degli smartphoneTelefono Azzurro ritiene che «sia impossibile, oltre che controproducente – spiega l’organizzazione -, vietare l’uso di questi strumenti. Oggi le tecnologie offrono ai ragazzi opportunità digitali affascinanti, dal gaming alle realtà aumentate. Mancano accompagnamento e formazione per affrontare le sfide digitali, come il divario generazionale nei processi cognitivi ed emotivi. È essenziale che, oltre ai ragazzi, anche genitori e insegnanti acquisiscano competenze digitali per comprendere e supportare i minori nel mondo digitale in continua evoluzione. Non si tratta di introdurre nuove e inutili sanzioni che, come noto non portano mai ai risultati sperati. Il nucleo della questione è quindi la necessità di fornire strumenti educativi che aiutino i minori a comprendere i rischi e le opportunità dell’era digitale. La prevenzione e la sensibilizzazione sono essenziali per costruire un ambiente digitale sicuro e costruttivo».

Una posizione, quest’ultima, ribadita dal presidente della Fondazione S.o.s. Il Telefono Azzurro Ets: «Non è demonizzando e vietando gli smartphone che risolviamo il problema – osserva Ernesto Caffo -. Non possiamo pensare di bloccare questi strumenti attraverso logiche prettamente sanzionatorie, piuttosto è necessario ribadire l’importanza di stare accanto a bambini e adolescenti, garantendo loro un supporto continuo e concreto governando l’utilizzo sempre più esteso e intenso delle innovazioni tecnologiche con consapevolezza e competenza».

About Davide De Amicis (4483 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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