Scuola: “Impossibile vietare gli smartphone. Serve educazione digitale”
"Non è demonizzando e vietando gli smartphone che risolviamo il problema – osserva Ernesto Caffo -. Non possiamo pensare di bloccare questi strumenti attraverso logiche prettamente sanzionatorie, piuttosto è necessario ribadire l’importanza di stare accanto a bambini e adolescenti, garantendo loro un supporto continuo e concreto governando l’utilizzo sempre più esteso e intenso delle innovazioni tecnologiche con consapevolezza e competenza"
In occasione della cerimonia di inaugurazione del nuovo anno scolastico, che si svolgerà oggi a Cagliari alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, Telefono Azzurro ha rinnovato «il suo impegno a fianco di bambini e adolescenti attraverso un servizio di ascolto e intervento attivo, con l’obiettivo di tutelare i diritti e il benessere dei più giovani e invita studenti e studentesse ad affrontare le nuove sfide con la voglia e la capacità di mettersi in gioco, ma allo stesso tempo ribadisce la sua costante presenza al loro fianco per ascoltarli e supportarli a superare disagi e crisi, impegnandosi a comprendere realmente le difficoltà che possono incontrare in questo momento cruciale per la loro crescita».
In riferimento, poi, all’ampio movimento animato ultimamente – da esponenti politici e pedagoghi contro l’utilizzo degli smartphone – Telefono Azzurro ritiene che «sia impossibile, oltre che controproducente – spiega l’organizzazione -, vietare l’uso di questi strumenti. Oggi le tecnologie offrono ai ragazzi opportunità digitali affascinanti, dal gaming alle realtà aumentate. Mancano accompagnamento e formazione per affrontare le sfide digitali, come il divario generazionale nei processi cognitivi ed emotivi. È essenziale che, oltre ai ragazzi, anche genitori e insegnanti acquisiscano competenze digitali per comprendere e supportare i minori nel mondo digitale in continua evoluzione. Non si tratta di introdurre nuove e inutili sanzioni che, come noto non portano mai ai risultati sperati. Il nucleo della questione è quindi la necessità di fornire strumenti educativi che aiutino i minori a comprendere i rischi e le opportunità dell’era digitale. La prevenzione e la sensibilizzazione sono essenziali per costruire un ambiente digitale sicuro e costruttivo».
Una posizione, quest’ultima, ribadita dal presidente della Fondazione S.o.s. Il Telefono Azzurro Ets: «Non è demonizzando e vietando gli smartphone che risolviamo il problema – osserva Ernesto Caffo -. Non possiamo pensare di bloccare questi strumenti attraverso logiche prettamente sanzionatorie, piuttosto è necessario ribadire l’importanza di stare accanto a bambini e adolescenti, garantendo loro un supporto continuo e concreto governando l’utilizzo sempre più esteso e intenso delle innovazioni tecnologiche con consapevolezza e competenza».
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