Pescara “città europea dello sport”: si può fare

La commissione Aces, nel corso del suo sopralluogo alle infrastrutture sportive pescaresi, non riesce a nascondere la soddisfazione per il buon lavoro svolto in città avvicinando Pescara, almeno per ora, al titolo di “città europea dello sport 2012”. È quanto emerso ieri da un primo bilancio stilato dall’Aces dopo il primo giorno dell’ispezione che si concluderà oggi.
Certo, le altre 26 città europee candidate fanno paura come l’italiana Firenze spinta, a detta del sindaco Luigi Albore Mascia, brillantemente dal collega e avversario politico Matteo Renzi. Ma i posti in palio sono 9 e Pescara è data per vincente: «Su questa strada – ha esordito il sindaco di Pescara – procederemo consapevoli delle nostre forze. Del resto, all’indomani di Giochi del Mediterraneo non abbiamo mai fatto scendere l’attenzione sui grandi eventi sportivi internazionali, ospitando la sfida calcistica Italia-Olanda o il Trofeo “Settecolli”, dimostrando che la città può ospitare tali eventi sia per infrastrutture adeguate che per capacità organizzative».
Per gli impianti sportivi, l’Associazione delle Capitali Europee dello Sport, ieri, ha visitato lo stadio Adriatico “Cornacchia”, il Circolo Tennis, i due “Pala Elettra”, il campo “Flacco” ed il palasport “Giovanni Paolo II”. Nel pomeriggio ha partecipato al convegno “Sport e Salute”, in Provincia, e, in serata, al contestato galà da 11.500 euro tenutosi a Palazzo di Città: «Mi dispiace – risponde Mascia – apprendere di polemiche nate da chi vuol fare opposizione a tutti i costi. I risultati si ottengono remando insieme».
Intanto, l’amministrazione comunale ha pronti 6 milioni di euro da investire sul potenziamento di alcuni impianti. Fra questi, 550 mila euro per una palestra dedicata alla scherma, 1 milione di euro per la costruzione di una palestra in via Salara Vecchia, 850 mila euro per la copertura dei campi del Circolo Tennis e altro. Ma non sarà solo la qualità delle strutture ad investire Pescara dell’agognato titolo.
L’Aces, infatti, ritiene fondamentale che la città candidata garantisca la fruibilità dello sport a tutte le fasce sociali in un ambiente sano: «Pescara – commenta Gianfranco Lupatelli, presidente di Aces Europa – si è presentata con il piede giusto, lavorando da 13 mesi, dimostrando di avere le carte in regola per ambire al titolo». Così, al sindaco Mascia non resta che incrociare le dita fino al 30 Novembre quando, da Bruxelles, l’Aces comunicherà il verdetto, da cui scaturirebbero importanti finanziamenti europei.