Ognissanti a Pescara, una festa che resiste
È stato agrodolce, ieri, il giorno di Ognissanti. Tra Pescara e Montesilvano, era un moto perpetuo il peregrinare delle persone nei diversi cimiteri cittadini, seppur minore rispetto al passato, in un’atmosfera pesante, contraddistinta dalla puzza di plastica bruciata, del vicino rogo di Città Sant’Angelo, che ha preso il posto del profumo dei fiori e dell’aroma dell’incenso. Una festività in parte soffocata dalla crisi economica ed in parte dalla bella giornata di sole, che ha favorito le partenze per le gite fuori porta.
Ma la maggior parte dei pescaresi, fedeli alla tradizione, non hanno fatto strappi alla regola, visitando i cari defunti. Lo dimostra il cimitero di Colle Madonna, dal parcheggio pieno ma non esaurito, raggiungibile solo grazie al senso unico est-ovest di via Colle di Mezzo. I fiorai, però, non sorridono: «L’affluenza è poca e la vendita ne risente. – si sfoga Clementina Barbone, a lavoro davanti all’ingresso – Sarà la crisi, ma rispetto all’anno scorso abbiamo la metà degli acquirenti. Eppure i prezzi sono rimasti invariati, un euro un crisantemo, 2,50 un mazzo. Comunque, chi compra, preferisce il crisantemo bianco è un evergreen, seguito da rose e gladioli».
La circolazione viaria, nel frattempo, è regolare: «Ai cittadini – raccomanda Berardino Fiorilli, assessore comunale alla Mobilità – chiediamo di diluire le visite al cimitero, ma comunque saremo
pronti ad affrontare qualsiasi necessità, con la Polizia Municipale». E se a Pescara colli la situazione era tranquilla, a San Silvestro era quasi sonnecchiante. Anche qui poca gente che parcheggia facilmente, nonostante i posteggi, sulle curve della strada comunale San Silvestro, siano davvero pochi:«In questo cimitero – osserva Ennio Della Penna, maresciallo di Polizia Municipale – è la poca presenza di parcheggi per diversamente abili».
E anche dall’altro capo di Pescara i fiori per i defunti non vanno per la maggiore: «Sarà che col ponte lungo – riflette Antonella D’Ignazio, fioraia a San Silvestro – il lavoro è più ripartito, ma le vendite sono diminuite. Colpa della crisi dicono, in realtà è colpa della concorrenza, con gli ambulanti che vendono in mezzo alla strada, per quattro giorni, e tolgono il lavoro a noi che qui siamo fissi, pagando tasse e sovrattasse». I prezzi, anche a Pescara sud, sono invariati anzi aumentati, ma solo per gli esercenti: «Altrimenti – continua la fioraia – la gente non li compra. Ora un crisantemo costa tra l’euro
e cinquanta e 2,50».
A Montesilvano, invece, i fiorai ringraziano perché il business ha retto:«A noi va bene – commenta entusiasta Katia Iezzoni, fioraia. – Rispetto all’anno scorso, i clienti li abbiamo guadagnati lasciando i prezzi immutati: 2, 50 euro i crisantemi a mazzo». Ieri pomeriggio, infine, non è mancata la Santa Messa, celebrata dall’arcivescovo Valentinetti al cimitero di Colle Madonna:«La santità – ha sottolineato il presule – è un dono che il Signore fa a tutti, ma siamo noi che dobbiamo corrispondere raccogliendoci in preghiera».