Attacchi a mercati, a scuole e ai funerali: "Il primo obiettivo - spiega Eminente - è terrorizzare e rendere ancora più disperata la popolazione civile, per conquistare la zona dopo che è stata desertificata. Il secondo è subordinato al primo, le organizzazioni umanitarie danno anche fastidio"
L’intervento Caritas al momento riguarda l’attuale fase di emergenza e primo aiuto con il sostegno alla popolazione (generi alimentari, prodotti per l’igiene…), allestimento di tende comunitarie, sostegno ai parroci, attenzione alle fragilità (anziani, minori, malati…), supporto alle famiglie delle vittime. Si articolerà poi con forme di accompagnamento della popolazione fino alla chiusura delle tendopoli: presenza nelle tendopoli, monitoraggio delle “tende sparse”, attività di ascolto, animazione delle comunità, segretariato sociale, rilevazione dei bisogni
"La pandemia non è ancora finita – ricorda Yassine Lafram, presidente Ucoii -, il nostro Paese sta facendo ancora questa battaglia ma solo tutti insieme, attenendoci alle indicazioni delle autorità, possiamo superare questo momento. Lancio un appello alle comunità islamiche in vista del mese di Ramadan. Le nostre moschee, le nostre sale di preghiera, i nostri centri islamici rimangano chiusi. Tutte le nostre attività rimangono sospese. Questo sarà un Ramadan rigorosamente a casa"
Secondo l’annuale Rapporto Eurispes, i cattolici italiani si recano in Chiesa per pregare (il 53,1%) e per tradizione familiare (il 18%). Un cattolico su cinque (20,5%) partecipa alla Santa Messa la domenica, in leggero calo rispetto al 1991 (24,4%), mentre il 14,8% si limita a una frequenza di una o due volte al mese (15,2% nel 1991). Il 7,4% infine non partecipa mai alla liturgia
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