Alla riscoperta del telegramma

È stata un successo, saabato mattina, la cerimonia di premiazione del concorso nazionale “Un telegramma per Flaiano 2011”, giunto alla sua seconda edizione grazie all’impegno creativo espresso da personalità della cultura pescarese come Licio Di Biase, Franca Minnucci e Iginio Creati.
Un premio patrocinato dalla Presidenza del Consiglio Comunale di Pescara e dalla Provincia, a cui hanno aderito gli studenti del Liceo classico D’Annunzio e degli istituti Acerbo, Marconi e Manthoné-Aterno, ma anche tanti singoli cittadini: «Questo concorso – ha osservato Roberto De Camillis, neopresidente del Consiglio Comunale – che potremmo definire “Un sms per Flaiano” data l’obsolescenza del telegramma, voglio proseguirlo negli anni».
In realtà, la scelta del telegramma come tema ispiratore, racchiude una motivazione precisa: «Abbiamo legato Ennio Flaiano – ha spiegato Licio Di Biase correggendo De Camillis – a un segno della nuova comunicazione, utilizzando però il telegramma che di Flaiano ne ricorda l’aforisma». Infatti il grande sceneggiatore pescarese, i telegrammi li collezionava ed è proprio nella brevità del
loro contenuto che si fonda il concorso. I partecipanti così, scegliendo tra condoglianze e congratulazioni, hanno composto un vero ed ironico telegramma votato nei ristoranti di Pescara vecchia.
Tra i 100 preferiti delle due categorie la giuria, presieduta da Enrico Vaime, ha decretato due quaterne vincitrici. Per le condoglianze hanno diviso la prima posizione, ed il premio da 1.500 euro, Daniela Quieti e Mario Paica mentre terzi e quarti si sono giunti Piero Palmieri, alunno del Liceo Classico, e Maria D’Angelo, dell’Istituto Marconi. Nelle congratulazioni invece, ha vinto Pierfrancesco D’Aloisio, studente del Marconi con il telegramma dal testo: “Non può esserci
fidanzamento più bello del vostro, nato nell’incontro di due cuori, nel disordine di una sala operatoria”, seguito da Francesco Anello, Roberto Agasucci e Federica Caiani, ancora del Marconi.
Due i premi speciali anche per Marco Di Tillio e Martina Castracane, sempre del liceo Marconi, che come suo telegramma di condoglianze ha presentato un foglio bianco, con in fondo la scritta “P.s. Non ci sono parole per esprimere questo vuoto incolmabile. Condoglianze infinite”. Insomma, si tratta di telegrammi che cercano, in qualche modo, di ricercare quell’ironia così presente nel personaggio di Flaiano: «Il telegramma – ha sottolineato Enrico Vaime – è un mezzo che serve a drammatizzare e a sdrammatizzare. I ragazzi hanno capito si trattava di un gioco, di un gioco importante e ci hanno dato una lezione, cogliendo l’ironia».