"La festa, quest'anno - osserva Padre Vincenzo –, assume la precarietà della vita nel suo insieme. Dovrebbe esserci maggiore fiducia nel Signore, affinché ci liberi da questo virus che ha prodotto squilibri a livello familiare, sociale, di lavoro e religioso"
"Come per i Magi - osserva il Papa -, anche per noi cercare Dio vuol dire camminare attenti, instancabili e coraggiosi, fissando il cielo e scorgendo nel segno visibile della stella il Dio invisibile che parla al nostro cuore"
"Si continua ad assistere – sottolinea il Rapporto Ispra-Snpa - alla crescita delle superfici artificiali anche in presenza di stabilizzazione, in molti casi addirittura di decrescita, della popolazione. È come se ogni nuovo nato italiano portasse nella culla ben 135 metri quadri di cemento" "