Train de vie, l’ultimo riparo dal gelo
Accoglie una media di 50 ospiti al giorno tra poveri e senza fissa dimora il centro di accoglienza diurno “Train de vie”, gestito dall’associazione “On the road” presso i locali della stazione di Pescara centrale messi a disposizione dalle Ferrovie dello Stato, ma in questa settimana contraddistinta dal grande freddo che ha stretto Pescara nella sua morsa, l’utenza è andata via via aumentando.
Una bevanda calda, la consultazione dei giornali, un po’ di zapping sulla televisione, ma soprattutto tanta compagnia, il servizio di segretariato sociale ed i colloqui in grado di valutare le esigenze del singolo, in modo da inviarlo presso le altre organizzazioni partner, Caritas in primis, in grado di soddisfarle al meglio. Sono questi i servizi offerti nel centro, diretto da tre operatori, in cui operano cinque volontari e molti aspiranti fanno richiesta di collaborare: «I nostri ospiti – ha spiegato Rosa Pagliuca, operatrice sociale – per via del freddo di questi giorni, sono soprattutto in cerca di un letto e di un pasto caldo, che riusciamo ad offrire anche grazie alla sala riscaldata al primo piano della stazione, allestita con 14 brandine che gestiamo insieme alla Croce Rossa».
A questo locale accedono esclusivamente i senza tetto mentre a chi, bene o male, una casa ce l’ha viene comunque garantito cibo e vestiario. Il centro “Train de vie”, in via Ferrari, è aperto dal lunedì al sabato, dalle ore 9 alle 11 e dalle 14:30 alle 17:«Ma in questi giorni di gelo – ha precisato l’operatrice sociale – apriamo alle 8 e c’è sempre qualcuno a garantire l’emergenza che l’amministrazione comunale ha confermato fino a giovedì».
Ma facendo un primo bilancio dell’attività svolta in emergenza, lo staff del centro è più che soddisfatto del servizio garantito, nonostante l’accresciuta presenza di poveri e senza fissa dimora, giunti anche da fuori città: «Senza esagerare – ha commentato Rosa Pagliuca – direi che abbiamo fornito un’ottima risposta agli utenti, essendoci preoccupati fino all’ultimo di mettere al sicuro tutti coloro che sapevamo ancora per strada grazie all’aiuto di Croce Rossa, Ferrovie e Polfer». Insomma, il grande freddo non spaventa Pescara che si conferma una città accogliente e solidale.