In Val Pescara è psicosi piromane

Quella di ieri è stata ancora una domenica di superlavoro per decine di squadre di Forestali, Vigili del Fuoco e volontari di Protezione Civile che hanno lavorato tutto il giorno per domare e bonificare i gravi incendi sviluppatisi, prevalentemente in Val Pescara tra venerdì e sabato. A preoccupare maggiormente gli operatori è stato soprattutto l’incendio innescatosi, ieri mattina alle due, nella vallata sottostante il borgo di Alanno dove sono andati in fumo circa 15 ettari tra sterpaglie, sottobosco e bosco, con le fiamme pericolosamente vicine al centro abitato, prontamente soffocate dai lanci d’acqua compiuti da un canadair della Protezione Civile e dall’elicottero Erickson S-64 del Corpo Forestale dello Stato.
Da terra, inoltre, hanno operato fino a sera, quando l’incendio era ancora attivo, i Vigili del Fuoco dei Comandi provinciali di Chieti e Pescara con i distaccamenti di Alanno, Popoli e Montesilvano oltre che cinque squadre di volontari di Protezione Civile. In realtà, nella notte tra sabato e domenica, altri due piccoli roghi hanno interessato Alanno scalo e la vicina Cugnoli. Episodi questi, che in realtà sono solo gli ultimi di una lunga serie di incendi che, puntualmente nelle ultime stagioni estive, sconvolgono la comunità alannese spaventata al pensiero che un presunto piromane si aggiri, di notte fra le campagne, ad innescare roghi: «Eppure – confida un residente di Alanno – molti conoscono l’identità dell’autore di questi fuochi».
Ma nessuno parla, complice il contesto paesano dove tutti si conoscono e hanno paura di esporsi. Nel frattempo, però, una famiglia del posto avrebbe avvistato, a notte fonda, una Fiat Panda sul punto d’innesco di un incendio e la dichiarazione è ora al vaglio degli inquirenti. A Rosciano, invece, è finalmente in fase di bonifica il maxi incendio divampato sabato mattina, che ha incenerito 30 ettari tra bosco e sterpaglie, oltre ad aver danneggiato diverse costruzioni: «In totale – ha spiegato Silvio Liberatore, responsabile del Settore Emergenze della Protezione Civile regionale – sono stati coinvolte cinque strutture, quattro pertinenze ed un’abitazione, resa inagibile, i cui occupanti sono stati ospitati da parenti».
Ieri, altri episodi incendiari si sono poi verificati a Cavaticchi di Spoltore e a Giuliano Teatino. A margine di questo week-end infuocato, comunque, bisogna considerare che la fase critica degli incendi boschivi è solo appena cominciata, con il patrimonio boschivo regionale a forte rischio: «Per scongiurare i roghi – ha sottolineato Mario Di Pardo, presidente della Federazione abruzzese degli ordini agronomi e forestali – non basta spegnerli, ma è sul fronte della prevenzione che le autorità locali dovrebbero intervenire, ripulendo prontamente i sottoboschi, regolando lo sviluppo dei boschi».
Chissà chi è quello nella foto in testa???? uahauhauahauauaha