Prima gli incendi, poi la tempesta
Il bollettino meteo, da oggi, annuncia piogge e maltempo generalizzato sulla nostra regione, eppure fino ieri notte il caldo e gli incendi boschivi l’anno fatta ancora da padrone in Val Pescara, soprattutto a Turrivalignani dove i residenti si sono visti improvvisamente circondare dalle fiamme.
Era l’una di notte, infatti, quando si è innescato un vasto rogo che, sospinto dal vento, ha incenerito 27 ettari fra sterpaglie, bosco, sottobosco, pineta ed un ampio terreno coltivato a foraggio, arrivando a lambire le case di contrada Pescarina con i Carabinieri che, per precauzione, avevano fatto allontanare dalle loro case una quindicina di famiglie. Tra l’altro, non sono mancate scene di panico e isterismo da parte dei residenti coinvolti, i quali non hanno esitato ad imbracciare loro stessi pale, zappe e picconi, collaborando con i soccorritori per evitare il peggio.
Ma fortunatamente grazie all’impegno di tre squadre di Vigili del Fuoco, giunte dal Comando Provinciale di Pescara nonché dai distaccamenti di Alanno e Popoli, e dei volontari della Protezione Civile di Montesilvano, Castiglione a Casauria e Lettomanoppello, le fiamme sono state tempestivamente contenute, nonostante avessero ormai raggiunto un fronte ampio centinaia di metri e, percorrendo le alture che sovrastano Turrivalignani, avessero ormai circondato il centro abitato creando uno scenario drammatico e surreale, visibile da tutta la Val Pescara.
Quindi, in mattinata, l’incendio è stato ridotto a pochi focolai grazie all’intervento garantito dal personale del Corpo Forestale dello Stato e dai volontari della Protezione Civile: «In mattinata – ha confermato l’ingegner Silvio Liberatore, responsabile del Settore Emergenze della Protezione Civile regionale – le fiamme erano ormai sotto controllo, tanto è vero che gli uomini della Forestale si sono spostati su un altro incendio divampato a Salle».
Ma non sono state solo Turrivalignani e Salle ad essere coinvolte da incendi boschivi, perché le fiamme sono state domate nella notte anche a Caramanico Terme. Ancora una volta, come sempre accade in questi casi, è impossibile stabilire se la natura di questi roghi sia dolosa o colposa, data la difficoltà di reperire tracce che riconducano ad inneschi, ma è impossibile negare che dietro tutto questo possa esserci la mano dell’uomo: «Le percentuali di incendi nati da autocombustione – ha ricordato recentemente la Forestale – sono davvero esigue».