"Da un lato - spiega Alessandro Rosina, ricercatore - la generazione dei "Millennial" considera del tutto naturale muoversi senza confini. Dall’altro lato, il sempre più ampio divario tra condizioni lavorative delle nuove generazioni e possibilità di valorizzazione del capitale umano in Italia rispetto agli altri Paesi avanzati, porta sempre più giovani a lasciare il Paese anche per non rassegnarsi a rimanere a lungo disoccupati o a fare un lavoro sotto inquadrato e sottopagato"
"Questa ormai consolidata campagna – sottolinea Antonio Dionisio, presidente del Banco Alimentare Abruzzo – capita in un periodo dell'anno in cui tutti abbiamo voglia di recuperare il bello limitato in questi mesi, decidendo di fare nel proprio tempo libero ciò che rigenera veramente il nostro cuore. Ecco allora che possiamo decidere di fare questo piccolo gesto, che rigenera anche coloro che non possono vivere questo periodo con altrettanta serenità: donare 1 euro ogni volta che facciamo la spesa"
"Anche quest’anno - spiega Antonio Di Marco, presidente della Provincia -, non ho voluto rinunciare a dare una mano ai volontari che gestiscono la Cittadella Ho lanciato, così, un appello ai responsabili di settore che, senza indugio, hanno raccolto la cifra necessaria a garantire il giusto supporto a Don Marco e i suoi ragazzi"
Secondo la tesi di Ravasi, il dolore umano viene attraversato dal divino: "Per questo - aggiunge - non è più come prima. Proprio perché Cristo non cessa di essere Figlio di Dio, Egli assumendo il dolore e la morte lascia in essi un germe di divino e di luce. Grazie a questa condivisione per amore, Dio non ci guarisce dal dolore, ma ci sostiene in ogni sofferenza"
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