Giovani e pescatori uniti con Maria
Erano circa 300 i giovani pescaresi che, sabato pomeriggio, hanno celebrato l’Immacolata Concezione lasciando le rispettive parrocchie per ritrovarsi nella chiesa di Sant’Andrea a Pescara. Ad attenderli c’era un programma di eventi breve ma intenso, partito alle 15.30 con il concerto della band giovanile di Montesilvano “Giovani Orizzonti”. Al termine del concerto, alle ore 18, il clima di festa ha lasciato il posto al silenzio ed alla preghiera, elevata attraverso un’adorazione eucaristica che, mezz’ora più tardi, è stata seguita dalla Santa Messa finale, presieduta dall’arcivescovo di Pescara-Penne, monsignor Tommaso Valentinetti, e concelebrata con diversi sacerdoti. Uno su tutti, il direttore dell’ufficio diocesano di Pastorale Giovanile: «Questo incontro – ha spiegato don Domenico Di Pietropaolo – voleva essere una risposta all’”Eccomi” di Maria, con particolare riferimento a quei giovani che hanno il desiderio di rispondere alla chiamata del Signore, ma che allo stesso tempo non hanno la possibilità di incontrarsi specialmente per verificare insieme la loro fede».
La chiesa di Sant’Andrea, data l’occasione, era gremita all’inverosimile di giovani in rappresentanza di tutte le associazioni e i movimenti laicali presenti nell’arcidiocesi pescarese, i quali hanno seguito con particolare attenzione la lettura del Vangelo narrante l’annunciazione dell’angelo a Maria e la successiva omelia: «Voglio lanciarvi una sfida alla santità – ha affermato monsignor Valentinetti -. Camminiamo nella santità, dentro la storia degli uomini, portando la nostra santità, ma attenzione a quale santità. Non quella dei santini da mettere sulle pareti dei muri che adornano le vostre case, ma la santità del vostro feriale, della vostra quotidianità, dove la ricerca dell’amore e della verità, la ricerca della giustizia e della pace dovranno essere i cardini fondamentali della vostra vita di fede. Tutto questo per essere testimoni di fede in un mondo che sembra aver smarrito tutti questi valori fondamentali che sono del Vangelo».
E per tradurre in pratica questo insegnamento, l’arcivescovo ha fatto riferimento proprio all’esperienza della Vergine Maria, nonché alla sua personale testimonianza di pastore della Chiesa: «Maria – ha riflettuto il presule, parlando – viene rassicurata dall’angelo e mette a disposizione la sua vita. Io non posso far altro che rassicurare chi tra di voi volesse essere tentennante. Io sono e rappresento, indegnamente, l’angelo di questa Chiesa diocesana che dice a voi “Coraggio, non temete, non abbiate paura, siate pronti ad affrontare il grande combattimento del male contro il bene e del bene contro il male».
Una sfida, quest’ultima, che va vinta per essere veri uomini e veri cristiani: «Noi – ha esortato i giovani l’arcivescovo di Pescara – vogliamo vincere la sfida contro il male e vogliamo essere pronti ad incarnarci dentro la storia dell’umanità, dentro la storia di questa nostra città, dentro la storia di questa nostra Chiesa assumendone tutti i problemi, sapendo discernere le verità che sono realmente bisognose di interpretazioni. Oserei dire, una santità che deve fare di voi dei bravissimi cristiani, ma anche dei bravissimi cittadini nella storia della vita di fede e nella storia dell’impegno politico».
E a tal proposito, trovandosi a celebrare la solennità dell’Immacolata Concezione nella parrocchia più amata dai pescatori, monsignor Valentinetti ha espresso di cuore un pensiero di conforto a quei lavoratori che sono fermi a causa di un porto, quello di Pescara, insabbiato da mesi nell’attesa che il tanto agognato dragaggio arrivi a salvarli dal fallimento loro e delle loro famiglie: «Non posso tacere – ha concluso l’arcivescovo – ancora una parola di solidarietà con tutti i pescatori della nostra città, che vivono un momento difficile e drammatico. Noi auspichiamo che presto questo momento possa avere fine, per cui ristabilite le condizioni del loro lavoro, possano tornare a vivere serenamente la loro esistenza».
Al termine della celebrazione eucaristica, nonostante il forte vento e l’intenso nevischio in atto, si è poi regolarmente svolta la processione che, dalla chiesa di Sant’Andrea, ha portato i fedeli fin davanti la statua della Madonnina del Porto dove monsignor Valentinetti, alla presenza del sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia, ha benedetto la corona di fiori che i Vigili del Fuoco di Pescara hanno issato fino ad incastonarla all’effige mariana: «Il maltempo – ha concluso il primo cittadino di Pescara – non ha fermato comunque la fede e il forte desiderio di ripetere un rito antico, tradizionale, anche per rispetto alla marineria che considera un po’ la Madonna del Porto la propria “madre” protettrice. La partecipazione del territorio, soprattutto di tanti giovani, è stata straordinaria, testimone di un tempo diverso che stiamo vivendo, quando, anche a fronte delle difficoltà del territorio, si avverte più forte il richiamo alla speranza, al “credo” collettivo, a cui affidare le proprie preghiere».