Quel che il Signore esige da noi

«Quel che il Signore esige da noi». La citazione del capitolo 6 di Michea fa da titolo alla settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Otto giorni di orazioni e riflessioni sostenute dal profeta e dalle sue parole contro chi intendeva negare la dignità e i diritti dei poveri: «Voi divorate il mio popolo. Lo spellate, gli rompete le ossa» (3, 3) ammonisce Michea invitando, allo stesso tempo, il suoi contemporanei ad interrogarsi su «Quale offerta portare al Signore, al Dio Altissimo?» e a ricordare l’insegnamento che Dio ha dato agli uomini: «praticare la giustizia, ricercare la bontà e vivere con umiltà davanti al nostro Dio» (6, 4-6).
Dal 18 al 25 gennaio, così, data proposta nel 1908 da padre Paul Wattson, perché compresa tra la festa della cattedra di san Pietro e quella della conversione di san Paolo, diversi i riti e gli incontri che si alterneranno nelle parrocchie e negli appuntamenti diocesani di tutta la Chiesa.
Due, invece, gli appuntamenti a Pescara, ed esattamente nella chiesa dello Spirito Santo, che arricchiranno le intenzioni quotidiane delle singole comunità: venerdì 18 gennaio, alle ore 19, una veglia di preghiera ecumenica con omelia del teologo valdese Paolo Ricca; venerdì 25 gennaio, sempre alle 19, la liturgia dei vespri ortodossi presieduti dal sacerdote ortodosso P. Iarca Alin.