"Ciò che la postulazione deve provare – precisa Padre Gianni Festa, il postulatore – è innanzitutto l’alta qualità della vita cristiana di Aldo Moro, quindi la pratica delle virtù, quali la carità, la fede, la speranza. Le virtù cardinali. Non dimentichiamo poi che Aldo Moro e altri noti personaggi del dopoguerra, La Pira, Lazzati, Dossetti, Giordani, sono stati discepoli e figli spirituali di Paolo VI"
"La spiritualità e la cultura della Perdonanza – conclude l'arcivescovo dell'Aquila - incontrano pienamente i valori della Misericordia intensamente promossi da Papa Francesco nel suo ministero universale. Il suo pensiero teologico come la sua sensibilità, sacerdotale e umana, sono centrati sull’amore del Padre che, in Cristo crocifisso e risorto, va incontro ai peccatori e accoglie coloro che soffrono, per riscattarli e offrire una vita nuova, che li rende davvero figli di Dio e fratelli tra di loro"