Il lavoro in Italia manca - osservano i vescovi -, e questa scarsità porta sempre più persone, impaurite dalla prospettiva di perderlo o di non trovarlo, a condividere l’idea che nulla sia più come è stato finora: dignità, diritti, salute finiscono così in secondo piano. Una deriva preoccupante legata alla perdurante crisi economica, ad una disoccupazione che colpisce in particolare giovani, donne e ultracinquantenni, e alla cosiddetta “quarta rivoluzione industriale”
"È stato bello camminare con voi e vogliamo continuare a farlo - testimonia don Domenico Di Pietropaolo, direttore della Pastorale giovanile diocesana -. Voi giovani siete il futuro della Chiesa, noi ci crediamo veramente. Noi adulti passeremo a voi il testimone e domani sarete voi a portare l'annuncio di speranza del Cristo risorto alle persone"
"In uno scenario bellico sempre più instabile – scrivono le associazioni e i movimenti -, che prepara la strada all’uso di armi sempre più micidiali, è dissennato ostacolare ogni tentativo ragionevole di impedire ulteriori morti e sofferenze indicibili, come condizione necessaria per aprire serie trattative di pace da parte della diplomazia internazionale con il sostegno della società civile mondiale"
"È necessario - sottolinea il segretario generale delle Nazioni unite - più che raddoppiare il numero di persone che ricevono trattamenti che salvano la vita, affinché si raggiungano i 37 milioni di persone che hanno l’Hiv. Dobbiamo dare a tutte le ragazze e giovani donne l’accesso all’educazione e alle opzioni reali per proteggere se stesse dall’Hiv"
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