La famiglia al centro dell’agenda politica
Sono 237, 176 uomini e 61 donne, i candidati alle imminenti elezioni politiche di domenica 24 e lunedì 25 febbraio i quali, ad oggi, hanno fatto pervenire la propria adesione alla piattaforma valoriale e operativa in sette punti, ovvero cittadinanza della famiglia, centralità della famiglia per lo sviluppo del paese, sostegno alla vita, natalità e famiglie giovani, sviluppo con più lavoro in armonia con cura e relazioni, un Paese più sussidiario, solidale e accogliente, libertà di educare nella scuola per tutti, un’Europa che riconosce e promuove la famiglia, intitolata “Più famiglia oggi, più Italia domani”, sottoposta dal Forum delle associazioni familiari a tutti i candidati attraverso il sito web www.forumfamiglie.org.
Il dato, presumibilmente non definitivo in quanto altre adesioni sono in arrivo, è stato diffuso ieri mattina a Roma nell’ambito di una conferenza stampa: «Dal momento che con l’attuale legge elettorale non è possibile scegliere, chiedere una firma individuale – ha precisato Francesco Belletti, presidente del Forum delle associazioni familiari italiane – è una richiesta di gratuità, la costruzione di una relazione di fiducia e impegno tra un soggetto associativo, che rappresenta tre milioni di famiglie, e chi si candida al governo del Paese per i prossimi cinque anni. Chiediamo ai firmatari della nostra piattaforma una responsabilità personale anche quando saranno nell’aula parlamentare, soprattutto sui temi sensibili, etici e sociali».
In base alle rilevazioni, tra le regioni a guidare la “classifica” delle adesioni è l’Emilia Romagna con 45, seguita dal Veneto con 24 e dalla Puglia con 22. L’Abruzzo, grazie all’impegno del Forum delle famiglie abruzzesi presieduto da Stefano Bucceroni, si posiziona a quota 7 mentre, con una adesione, è il Molise il fanalino di coda. Per quanto riguarda i partiti politici, inoltre, la sensibilità maggiore è stata dimostrata dall’Udc presente con 61 adesioni, seguito dal Pd con 58 e da “Io amo l’Italia” con 31: «Siamo convinti – ha aggiunto Belletti – che il Paese non possa ripartire senza un investimento forte sulla famiglia».
A conferma di ciò, in questi giorni, il Forum ha avuto diversi incontri con delegazioni di Udc, Pdl, Pd (che al momento ha confermato 8 adesioni), “Io amo l’Italia” e “Fare per fermare il declino”: «Oggi – ha annunciato il presidente del Forum delle associazioni familiari – andremo da Monti. Il presidente sottolinea l’urgenza di ribadire l’identità costituzionale della famiglia, fondata sul matrimonio tra uomo e donna, e si dice preoccupato in particolare per alcuni progetti politici volti alla tutela di diritti individuali specifici che rischiano di cancellarla. Aspettiamo i fatti, i primi 100 giorni del nuovo governo saranno decisivi per esprimere un giudizio e far sentire la nostra voce».
Nel frattempo, a tutti i membri del futuro Parlamento il Forum distribuirà gli interventi elaborati in queste settimane dalle associazioni aderenti al Forum, pubblicati sul sito associativo con il titolo “Nove&diciannove”, che verranno raccolti in un volume, una vera e analitica agenda operativa con nodi che si potrebbero risolvere con pochi investimenti, ma che richiedono una volontà politica: «La prima volontà politica – ha concluso Francesco Belletti – sarà la riforma fiscale per un autentico principio di equità. A seguire la conciliazione famiglia-lavoro, la libertà educativa, il welfare, la questione Europa».