Pensieri in corso, questione di “Morte”
«Un modo nuovo per percepire l’uomo». Basterebbero queste parole a spiegare la nuova iniziativa dell’arcidiocesi di Pescara-Penne, “Pensieri in corso”: una serie di appuntamenti aperti a tutti, rivolti soprattutto a giovani ed universitari per «sedersi con tranquillità e libertà – spiega don Domenico Di Pietropaolo, responsabile della pastorale giovanile della diocesi – e confrontarsi su temi importanti della nostra esistenza».
Si inizierà domenica 17 marzo, alle 16, al Caffè Letterario di Pescara, in via delle Caserme 22, «del resto la parola “corso” – continua don Giuseppe Femminella, responsabile della pastorale della cultura della diocesi – vuole esprimere il movimento continuo delle nostre idee e l’esigenza del pensare, ma anche un luogo di incontro, il corso, appunto, e la necessità di avere un’area fisica per confrontarsi con gli altri».
Senza paura e superstizioni, Pensieri in Corso offrirà subito un tema importante affidato a Virgilio Cesarone, docente di antropologia filosofica all’Università D’Annunzio di Chieti: “Morire: La prova decisiva di speranza”.
Altri due gli incontri che verranno proposti quest’anno pastorale:
Il 21 aprile, Antonio Zappi, docente in Gestione delle Risorse umane, affronterà il tema “La persona, la sua dignità: fondamento e risorsa per il futuro”. Il 5 maggio Francesco Paolo Ciglia, docente in Filosofia della religione interverrà su: Credere o non credere? Una riflessione sulla fede oggi.