Maturità: oggi la temuta seconda prova
Se la prima prova della Maturità 2013, ieri è stata imprevedibile con l’analisi del testo su Claudio Magris, la seconda prova di oggi resta comunque la più odiata e temuta dagli studenti pescaresi, i quali temono che dal cilindro del Ministero della Pubblica Istruzione abbiano estratto un nuovo coniglio indigesto. Ai maturandi del Classico, ad esempio, toccherà la traduzione della versione di latino che, pur essendo una consuetudine in quella scuola, spaventa tutti:«Al solo pensiero ci sentiamo male – si sono sfogate Alessia Ferretti e Rachele Angeletti, del 3 M -, andremo a fortuna arrangiandoci sul momento. Quello che esce, esce».
E anche la matematica, come si suol dire, non è un’opinione. Lo sanno bene gli studenti del Liceo Scientifico Da Vinci, tutti in allarme: «È l’unica prova di cui abbiamo veramente paura – ha spiegato inquieta Milienis Mariani, del 5 F -. Spero che escano le funzioni da sole e non con altri teoremi applicati». All’Istituto tecnico Acerbo, invece, lo spettro si chiama “Economia Aziendale”: «La vedo dura – ha riflettuto Lorenzo D’Amico, 19 anni del 5 B -, questa è la prova più difficile. Potrebbe uscire il bilancio, vedremo: io, alla fine, punto sul 60».
Anche al Manthonè, i maturandi verranno sottoposti a delle prove piuttosto ardue: «A noi – ha raccontato Alessandro De Amicis, 19 anni, del 5 G programmatori – toccherà informatica. Dovremo strutturare una base di dati: è piuttosto difficile». Meritano tutto il sostegno ed il conforto, inoltre, anche gli aspiranti geometri: «Ci toccherà disegno e progettazione – ha condiviso timorosa Cristina Terrenzi -. In pratica si tratterà di progettare e disegnare edifici pubblici, come ristoranti e alberghi, il tutto lavorando a mano calcoli compresi. Ci vorrà molto tempo, chissà se ce la farò. Mi sento male, in ansia, pensando a questa prova».
Ma passata quella di oggi, per la maggioranza dei maturandi, le altre prove saranno in discesa. A partire dalla terza prova di lunedì e poi con gli orali che partiranno giovedì 27 giugno in tutti gli istituti. Anche le previsioni sul voto sono, in fondo, ottimistiche:«Se uscirò con 70 – ha auspicato Enrico Ianni, del Liceo Classico – sarò al settimo cielo». Anche altri colleghi, confidano in un buon voto finale per darsi alle vacanze:«Penso di poter ambire – ha sperato Alessandro De Amicis – ad un voto discreto: dall’80 in su». Più che mai, in bocca al lupo.