"Non ci abituiamo alla guerra - afferma il cardinale Matteo Zuppi - e facciamo nostra la stessa trepida attesa del Papa per commuoverci, anche perché speriamo che ogni giorno sia l’ultimo di guerra e attendiamo con ansia, con la fretta di Maria, che venga il Natale della pace. Che tutti noi, come Maria, senza chiederci se tocca o meno a lui, senza indugi, faccia crescere il seme della pace"