“Un omaggio alla città di Pescara”
Un’affollata cerimonia, nel piazzale antistante la chiesa pescarese di Sant’Andrea, ieri pomeriggio ha fatto da cornice all’inaugurazione del mosaico dal titolo “Giovanni Paolo II, il papa di tutti”, realizzato dal Gruppo Mosaicisti di Ravenna di Marco Santi e tratto dal dipinto dell’artista romano Stefano Di Stasio, donato dal mecenate abruzzese Alfredo Paglione dopo averlo dedicato alla compianta moglie Teresita Olivares: «Si tratta di un omaggio – spiega Paglione – che ho voluto fare alla città di Pescara, e a questa parrocchia, che amo. Si tratta di un’opera realizzata da un grande artista, la cui fama è nota all’Italia e all’estero, raffigurante un Papa che ho molto amato ed il suo mosaico ho voluto donarlo alla parrocchia di Sant’Andrea, nella quale ho sposato mia moglie e nella quale ho celebrato i suoi funerali cinque anni fa. È questo un preciso voto che io compio».
L’installazione dell’opera, eseguita da Sante e Sandro Aceto di Lettomanoppello, è stata curata e finanziata dalla Fondazione Pescarabruzzo: «Questa operazione – sottolinea Nicola Mattoscio, presidente della Fondazione Pescarabruzzo – rientrava nei nostri doveri, specie trattandosi di dover rendere memoria ad un grande Papa. E poi, si tratta di un’opera che ha un valore artistico non sottovalutabile, che arricchisce i preziosismi contenuti nella chiesa di Sant’Andrea (realizzati da Aligi Sassu, cognato di Alfredo Paglione, ndr). Inoltre, riflette il lavoro manuale e l’impegno pratico di tanti lavoratori, operai e scalpellini, oltre che degli autori che l’hanno realizzata. Tutto questo ci richiama l’attenzione che Giovanni Paolo II aveva nei confronti del mondo del lavoro quando, commentando l’enciclica “Rerum Novarum” nel suo centesimo anno, disse che occorreva guardare indietro per recuperare i valori forti e robusti, guardarsi intorno per essere contemporanei e vivere le gioie e le bellezze essendo sensibili ai vari problemi, e guardare al futuro perché solo così, avendo speranza e fiducia per il futuro, si può trovare la completezza della vita terrena».
All’inaugurazione, ha presieduto anche il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia: «In questo caso – commenta il primo cittadino – abbiamo un monumento in più da salutare, con grande gioia ed entusiasmo, nella nostra città». L’opera è stata benedetta dal vicario generale dell’arcidiocesi di Pescara-Penne, monsignor Vincenzo Amadio, che al termine ha celebrato una Santa Messa: «Papa Giovanni Paolo II – ricorda monsignor Amadio – ha portato l’annuncio del Vangelo in tutte le nazioni, anche nell’infermità progettava di andare da qualche parte».