“Guardiamo e lasciamoci guardare da Maria”
«Nella festa dell’Immacolata, il nostro sguardo è attratto dalla bellezza della Madre di Gesù, la nostra Madre!». Lo ha detto ieri mattina Papa Francesco, in occasione della recita dell’Angelus con i fedeli giunti in piazza San Pietro. Dopo aver invitato tutti a salutare Maria dicendo per tre volte “Piena di grazia” il Pontefice ha sottolineato: «E così Dio l’ha guardata fin dal primo istante nel suo disegno d’amore. L’ha guardata bella, piena di grazia. È bella la nostra Madre! Maria ci sostiene nel nostro cammino verso il Natale, perché ci insegna come vivere questo tempo di Avvento nell’attesa del Signore. Maria è una ragazza di Nazareth, un paesino di periferia. Eppure su di lei si è posato lo sguardo del Signore, che l’ha prescelta per essere la madre del suo Figlio. In vista di questa maternità, Maria è stata preservata dal peccato originale, cioè da quella frattura nella comunione con Dio, con gli altri e con il creato che ferisce in profondità ogni essere umano. Ma questa frattura è stata sanata in anticipo nella Madre di Colui che è venuto a liberarci dalla schiavitù del peccato. L’Immacolata è inscritta nel disegno di Dio; è frutto dell’amore di Dio che salva il mondo. E la Madonna, non si è mai allontanata da quell’amore: tutta la sua vita, tutto il suo essere è un “sì” a quell’amore, è un “sì” a Dio».
Una chiamata, quella ricevuta da Maria, non di certo facile da comprendere ed accettare: «Per Maria – ha proseguito il Santo Padre – non è stato certamente facile per lei! Tanto che quando l’Angelo la chiama “piena di grazia”, lei rimane molto turbata, perché nella sua umiltà si sente un nulla davanti a Dio. In realtà, il mistero di questa ragazza di Nazareth, che è nel cuore di Dio, non ci è estraneo. Non è lei là e noi qui. No, siamo collegati. Infatti Dio posa il suo sguardo d’amore su ogni uomo e ogni donna! Con nome e cognome. Il suo sguardo di amore è su ognuno di noi. L’Apostolo Paolo afferma che Dio ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati. Anche noi, da sempre, siamo stati scelti da Dio per vivere una vita santa, libera dal peccato. Si tratta di un progetto d’amore che Dio rinnova ogni volta che noi ci accostiamo a Lui, specialmente nei Sacramenti. In questa festa, allora, contemplando la nostra Madre Immacolata, bella, riconosciamo anche il nostro destino più vero, la nostra vocazione più profonda: essere amati, essere trasformati dall’amore, essere trasformati dalla bellezza di Dio».
Da qui è giunto l’invito finale di Papa Francesco: «Guardiamo lei, nostra Madre, e lasciamoci guardare da lei, perché è la nostra Madre e ci ama tanto; lasciamoci guardare da lei per imparare a essere più umili, e anche più coraggiosi nel seguire la Parola di Dio; per accogliere il tenero abbraccio del suo Figlio Gesù, un abbraccio che ci dà vita, speranza e pace».
Ieri pomeriggio, inoltre, il Papa ha rivolto il tradizionale atto di venerazione all’effige della Vergine Maria, ubicata in piazza di Spagna a Roma: «Vergine Santa e Immacolata, a Te che sei l’onore del nostro popolo e la custode premurosa della nostra città, ci rivolgiamo con confidenza e amore: «Tu sei la Tutta Bella, o Maria! – prega il Pontefice – Il peccato non è in Te. Suscita in tutti noi un rinnovato desiderio di santità: nella nostra parola rifulga lo splendore della verità, nelle nostre opere risuoni il canto della carità, nel nostro corpo e nel nostro cuore abitino purezza e castità, nella nostra vita si renda presente tutta la bellezza del Vangelo. Tu sei la Tutta Bella, o Maria! La Parola di Dio in Te si è fatta carne.
Aiutaci a rimanere in ascolto attento della voce del Signore: il grido dei poveri non ci lasci mai indifferenti, la sofferenza dei malati e di chi è nel bisogno non ci trovi distratti, la solitudine degli anziani e la fragilità dei bambini ci commuovano, ogni vita umana sia da tutti noi sempre amata e venerata. Tu sei la Tutta Bella, o Maria! In Te è la gioia piena della vita beata con Dio. Fa’ che non smarriamo il significato del nostro cammino terreno: la luce gentile della fede – ha chiesto il Papa a Maria – illumini i nostri giorni, la forza consolante della speranza orienti i nostri passi, il calore contagioso dell’amore animi il nostro cuore, gli occhi di noi tutti rimangano ben fissi là, in Dio, dove è la vera gioia. Tu sei la Tutta Bella, o Maria! Ascolta la nostra preghiera, esaudisci la nostra supplica: sia in noi la bellezza dell’amore misericordioso di Dio in Gesù, sia questa divina bellezza a salvare noi, la nostra città, il mondo intero».