Gli studenti ripuliscono il fiume Saline
Ripulire e riqualificare la foce del fiume Saline, al confine tra Montesilvano e Città Sant’Angelo, affinché da corso d’acqua inserito nella lista nera dei fiumi più inquinati d’Italia torni ad essere un area verde vivibile e frequentabile dalla cittadinanza.
È questo l’audace obiettivo che stanno perseguendo gli studenti dell’Istituto tecnico commerciale Emilio Alessandrini di Montesilvano, coordinati dai loro docenti, i quali ieri mattina si sono dati appuntamento su entrambe le sponde del fiume, armati di guanti, mascherine e sacchi, per raccogliere i tanti rifiuti accumulati sugli argini del Saline dopo anni di scempi ambientali.
Serbatoi vuoti, bottiglie di plastica, piccoli elettrodomestici, polistirolo. I sacchi per l’immondizia sembravano non bastare mai agli studenti, che si davano da fare operando su una vera discarica a cielo aperto: «Cancellare il passato – esordisce il professor Giuseppe Troiano, coordinatore dell’iniziativa – è impossibile, ma questo ecosistema può ancora essere salvaguardato disinquinando e riqualificando. Il nostro vuole essere un messaggio rivolto alla cittadinanza ed alle amministrazioni comunali».
Ma la pulizia di ieri, in realtà, è solo l’ultimo atto di un percorso molto più ambizioso: si chiama infatti Paesaggi futuri il progetto, ideato da Italia Nostra, al quale ha aderito l’Istituto tecnico commerciale di Montesilvano con il fine di pianificare interventi per la ricostruzione dell’ambiente dunale, che un tempo caratterizzava il bacino del fiume.
Un progetto che, attualmente, si trova al secondo anno dei tre previsti per il suo compimento: «Per giungere a questo risultato – spiega il professor Troiano, coordinatore del progetto insieme alla collega Luigia Piccaluga – abbiamo intrapreso un viaggio nel tempo, ripercorrendo la storia del fiume Saline partendo dal suo nome e studiandone le caratteristiche climatiche e morfologiche».
Da tutto ciò, è ad esempio emerso quanto il fiume Saline sia un nobile decaduto essendo stato, in epoca romana, un fondamentale bacino estrattivo del sale che riforniva la Roma imperiale. Gli studenti montesilvanesi hanno così lavorato, compiendo diverse uscite per fotografare e studiare il fiume, coinvolgendo anche la cittadinanza ed intervistandola per comprenderne la reale contezza riguardo alle precarie condizioni di conservazione della foce del fiume.
Tutto questo, per poi rivolgersi all’amministrazione comunale proponendo una grande opera di riqualificazione: «Ricostruire – auspica Giuseppe Troiano – l’ambiente dunale del fiume, predisponendo dei camminamenti in legno che lo rendano fruibile dal pubblico, preservando l’ambiente e rilanciando il turismo».