“Moltiplicare l’impegno per la qualità dell’accompagnamento degli autistici”
"Dio - ricorda l'arcivescovo Valentinetti - ci ha creati per vivere una vita bella, buona e felice. E questo Dio lo ha voluto per tutti, anche per gli autistici"

È stata molto partecipata, ieri mattina nella sala convegni del Centro Adriatico della Fondazione Paolo VI a Pescara, la presentazione del libro di Gabriella La Rovere dal titolo “Mi dispiace, suo figlio autistico”, edito da Edizioni Gruppo Abele.
Il libro è autobiografico, raccogliendo le esperienze vissute in prima persona dall’autrice, medico, giornalista e autrice di teatro, con la figlia Benedetta. Una narrazione intima di relazioni quotidiane, che da un lato affronta le difficoltà delle persone neurodiverse e dall’altro, quelle dei genitori preoccupati per il futuro dell’inclusione sociale dei propri figli.
Un testo del quale alcuni estratti sono stati letti ieri alla presenza, tra gli altri, dell’arcivescovo di Pescara-Penne e presidente della Fondazione Paolo VI, monsignor Tommaso Valentinetti: «Esprimo una grande gratitudine all’autrice a nome della Fondazione – sottolinea il presule -, perché dalla presentazione e dalla lettura del testo abbiamo ricevuto un grande stimolo, come operatori e famiglie, a lavorare in una certa direzione e sicuramente a moltiplicare l’impegno perché la qualità dell’accompagnamento sia da una parte stabilizzata e da una parte recuperata per questa realtà dell’autismo, che all’interno della Fondazione Paolo VI è stata considerata attentamente da tanti anni, ma vale anche per tutte le altre persone che entrano nella nostra realtà».
Durante la presentazione gli interventi dell’autrice sono stati intervallati dalla lettura di alcuni passi del libro, con l’arcivescovo Valentinetti che ha voluto chiudere l’appuntamento rivolgendo un messaggio di sostegno e incoraggiamento a tutte le persone autistiche: «È una frase che ripeto spesso – afferma l’arcivescovo di Pescara-Penne -, ma vale anche in questa occasione. Dio ci ha creati per vivere una vita bella, buona e felice. E questo Dio lo ha voluto per tutti, anche per gli autistici».