"Tutti e tutto - ricorda monsignor Paglia - siamo accolti in quella casa comune che è il nostro pianeta con la sua terra, il suo mare e il suo cielo. È un dato oggettivo che ci avvolge e ci supera, ma nello stesso tempo ha bisogno di noi. E, purtroppo, non sempre ne siamo consapevoli. È da questa ignoranza infatti che sgorgano le gravi offese – a volte mortali – sia agli uomini sia alla creazione"
"Se non troviamo - avverte il Papa - un soprassalto di simpatia per questa alleanza, capace di porre le nuove generazioni al riparo dalla sfiducia e dall’indifferenza, i figli verranno al mondo sempre più sradicati da essa fin dal grembo materno"
"Essere cattolici - afferma Padre Giulio Albanese - significa affermare la globalizzazione intelligente e perspicace di Dio, ovvero la solidarietà in contrasto con l’indifferenza. La parrocchia deve interpretare i segni dei tempi e per farlo, come paradigma di riferimento, dovrà assumere una visione “glocal” avendo una visione globale e agendo localmente"
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