“No agli sbagli del passato, fermatevi per favore!”
«Fermatevi, per favore! Ve lo chiedo con tutto il cuore. È l’ora di fermarsi! Fermatevi, per favore!». Con questo appello, al termine dell’Angelus domenicale, Papa Francesco è tornato a rivolgere un appello disperato ad israeliani e palestinesi, affinché pongano fine al conflitto militari che li vede contrapposti e nel quale stanno perdendo la vita centinaia di innocenti uomini, donne e bambini.
Un appello, quello del Papa, che giunge alla vigilia dell’odierno centesimo anniversario dallo scoppio della prima guerra mondiale, che causò milioni di vittime e distruzione: «Mai la guerra – invoca il Santo Padre -, no agli sbagli del passato. Tale conflitto, che Papa Benedetto XV definì una “inutile strage”, sfociò, dopo quattro lunghi anni, in una pace risultata più fragile. Questa sarà una giornata di lutto nel ricordo di questo dramma. Mentre ricordiamo questo tragico evento, auspico che non si ripetano gli sbagli del passato, ma si tengano presenti le lezioni della storia, facendo sempre prevalere le ragioni della pace mediante un dialogo paziente e coraggioso».
Quindi, il pensiero del Papa è andato alle tre aree di crisi, quella mediorientale, quella irakena e quella ucraina, che in questa fase tengono con il fiato sospeso il mondo intero: «Vi chiedo – esorta il Pontefice – di continuare a unirvi alla mia preghiera, perché il Signore conceda alle popolazioni e alle autorità di quelle zone la saggezza e la forza necessarie per portare avanti con determinazione il cammino della pace, affrontando ogni diatriba con la tenacia del dialogo e del negoziato e con la forza della riconciliazione. Al centro di ogni decisione non si pongano gli interessi particolari, ma il bene comune e il rispetto di ogni persona. Ricordiamo che tutto si perde con la guerra e nulla si perde con la pace»