Sant’Andrea vince il maltempo: svolta la processione

Alla fine la fede, l’ottimismo e la devozione dei pescatori in Sant’Andrea hanno vinto anche il maltempo ed al termine della messa solenne, presieduta dall’arcivescovo di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti, ieri alle 10 uno squarcio di sole si è aperto in cielo e la processione del Santo in mare è potuta finalmente salpare dal molo nord del Porto Canale: «Tutti – osserva il presule nell’omelia – siamo chiamati a fare discernimento sull’itinerario della nostra esistenza per incontrare il Dio che ci ha sempre riconosciuti, ci ha predestinati ad essere conformi all’immagine del Figlio suo, ci ha chiamati, ci ha giustificati e glorificati.
Questo è il cammino verso il Regno dei cieli, che il Signore ci concede di attuare nelle parole e nelle opere, perché sempre più possiamo essere pronti a rendere ragione della fede che è in noi. Lo chiediamo al Signore per intercessione di Sant’Andrea, che sicuramente di questo Regno è stato araldo e banditore per le vie del mondo». Dunque, al termine della liturgia eucaristica, migliaia di fedeli, pescaresi e non, hanno accompagnato la statua di Sant’Andrea, portata in spalla da quattro marinai, verso il motopesca Nausica prescelto per il trasporto del patrono dei pescatori.
Il corteo è così giunto all’avvio della processione in mare, uscendo dalla chiesa di Sant’Andrea, con in testa le massime autorità civili con la deputata Vittoria D’Incecco, il presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, il vice sindaco di Pescara Enzo Del Vecchio ed il presidente della Provincia Guerino Testa. Era palpabile l’emozione dei pescatori: «Oggi – esordisce Riccardo Padovano, componente del Comitato festeggiamenti – c’è burrasca ovunque, ma a Pescara doveva uscire il Santo ed il maltempo è cessato».
Tornando alla processione 50 imbarcazioni hanno seguito il motopesca Nausica con a bordo la statua del Santo, tra cui spiccava quella della delegazione aquilana di Jemo ‘nnanzi che ha sostenuto con calore la marineria pescarese, navigare dapprima verso nord fino a piazza Duca degli Abruzzi dove l’onorevole D’Incecco ed il contrammiraglio Luciano Pozzolano, neopromosso, hanno lanciato una corona di fiori in mare in memoria dei morti della marineria nord: «Dedico la mia promozione – sottolinea il Direttore Marittimo – al Porto di Pescara ed all’intera marineria per la quale lavorerò più di prima».
La stessa cerimonia si è ripetuta, dedicata ai caduti della marineria sud, presso la stele dannunziana con la banda di Collecorvino che suonato il silenzio miliare e l’Inno di Mameli. Quindi il rientro in porto, tra i fuochi d’artificio, non prima di aver lanciato in mare l’ultima corona di fiori in memoria dell’ultimo pescatore morto in mare due anni fa, Christian Dell’Osa. Quanto al programma dell’ultima sera di festeggiamenti, tra poco N’duccio recupererà l’esibizione di sabato sera, interrotta dal maltempo, sul palco della Madonnina anticipando il concerto della cover band Lui e gli amici del Re. Quindi, poco dopo la mezzanotte, i grandi fuochi artificiali chiuderanno anche i festeggiamenti 2014.