"Occorre una bioetica globale – sollecita monsignor Paglia -, improntata all’etica della fraternità, per affrontare le sfide delle cosiddette tecnologie emergenti e convergenti – ossia le nanotecnologie, le biotecnologie, le tecnologie dell’informazione e le scienze cognitive – ed evitare sia il rischio del riduzionismo dell’umano, sia l’altro ancor più pericoloso di sostituzione dell’umano"
"Una parte consistente dell’elettorato - sottolinea Cucciniello - ha espresso un orientamento favorevole ad un’inversione di rotta nelle politiche energetiche e nel modello di sviluppo economico e sociale; nel Paese si è finalmente parlato delle scelte energetiche, della necessità di superare le fonti fossili e di combattere i cambiamenti climatici"
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