"Liberazione dalla falsità e ricerca della relazione - sottolinea il Papa - sono i due ingredienti che non possono mancare, perché le nostre parole e i nostri gesti siano veri, autentici, affidabili. Per discernere la verità occorre vagliare ciò che asseconda la comunione e promuove il bene e ciò che, al contrario, tende a isolare, dividere e contrapporre"
"Dall’altra parte - ricorda il presule - c’è Cristo che ha vinto il peccato, la sofferenza e la morte: è questa la notizia sconvolgente che arriva anche a noi. Sembrerebbe una notizia priva di fondamento, che potrebbe lasciarci indifferenti, ma non è così. Che questa sia la Pasqua in cui veramente rientriamo in noi stessi e diciamo “Cristo, Signore, io credo in Te, Tu sei il mio Signore, Tu sei il mio Dio"
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