Comunità di Sant’Egidio e Caritas serviranno il pranzo di Natale ai poveri
"È questo un appuntamento - sottolinea Roberta Casalini, responsabile pescarese della Comunità di Sant'Egidio - che aspettiamo noi per primi, perché è una festa di famiglia in cui chi serve si confonde a chi è servito. Un po’ come accade in ogni famiglia, quando si ritrova a tavola"

Saranno gli studenti dell’Istituto alberghiero De Cecco di Pescara a preparare il pranzo di Natale per 80 poveri e senza fissa dimora pescaresi, ideato e organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio, che si svolgerà presso la parrocchia di Santa Caterina da Siena.
Una sinergia, quella stretta tra la nota scuola superiore pescarese e la comunità religiosa, stretta attraverso varie occasioni di dialogo: «Da qui – spiega Alessandra Di Pietro, dirigente scolastico dell’Ipsar De Cecco – è nata l’idea di lavorare insieme all’organizzazione del pranzo. E noi ringraziamo la Comunità di Sant’Egidio, per averci dato l’opportunità di fare questi auguri di Natale così schietti, sinceri e condivisi con chi ha più bisogno».
A tal proposito, in questi giorni gli studenti stanno aderendo per entrare a far parte del team di cuochi e camerieri che, coordinati dal docente-chef Amedeo Prognoli, prepareranno e serviranno un menu ricco di specialità locali: «Innanzi tutto – spiega Roberta Casalini, responsabile della sezione pescarese della Comunità di Sant’Egidio – ci sarà la lasagna, sempre apprezzatissima, seguita da polpettone, piselli e purè. E ancora dolci di Natale, bevande, ma soprattutto molta amicizia e allegria».
Questo il mix di ingredienti volto a segnare con un sorriso, almeno il giorno di Natale, il volto sofferente di poveri e indigenti: «È questo un appuntamento – sottolinea la Casalini – che aspettiamo noi per primi, perché è una festa di famiglia in cui chi serve si confonde a chi è servito. Un po’ come accade in ogni famiglia, quando si ritrova a tavola».
E anche la mensa diocesana Caritas, attiva presso la Cittadella dell’accoglienza Giovanni Paolo II, è pronta a servire il pranzo di Natale a 180 poveri. Tutto questo grazie ad un menu a base di antipasti misti (nel rispetto delle diverse religioni professate dagli ospiti), brodo tradizionale abruzzese, lasagne al forno, agnello alle erbe con contorno di patate al forno e insalata e infine, frutta, panettone e spumante.
Il tutto arricchito dall’allegria dei volontari e del gruppo musicale, che garantirà il giusto sottofondo musicale all’appuntamento: «Desideriamo – auspica Angelo D’Aloisio, operatore della Cittadella dell’accoglienza Giovanni Paolo II – vivere un Natale all’insegna della solidarietà e della carità, consentendo ai nostri ospiti almeno in questo giorno di mettere da parte i problemi».