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“Evangelizzare i poveri: la missione di Gesù, della Chiesa, dei battezzati”

"Non si tratta di fare assistenza sociale - precisa il Papa -, tanto meno attività politica. Si tratta di offrire la forza del Vangelo di Dio, che converte i cuori, risana le ferite, trasforma i rapporti umani e sociali secondo la logica dell’amore. I poveri, infatti, sono al centro del Vangelo"

Lo ha ricordato ieri Papa Francesco, presiedendo l’Angelus domenicale in piazza San Pietro

Papa Francesco durante l'Angelus

«Probabilmente al tempo di Gesù, i poveri non erano al centro della comunità di fede. E oggi, nelle nostre comunità parrocchiali, nelle associazioni, nei movimenti, siamo fedeli al programma di Gesù? L’evangelizzazione dei poveri, portare loro il lieto annuncio, è la priorità?».

Ieri lo ha chiesto ai fedeli, in una piazza San Pietro come al solito gremita per l’Angelus, Papa Francesco: «Non si tratta di fare assistenza sociale – precisa il Papa -, tanto meno attività politica. Si tratta di offrire la forza del Vangelo di Dio, che converte i cuori, risana le ferite, trasforma i rapporti umani e sociali secondo la logica dell’amore. I poveri, infatti, sono al centro del Vangelo».

Ma che cosa significa evangelizzare i poveri?: «Significa avvicinarli – spiega il Santo Padre -, servirli, liberarli dalla loro oppressione, e tutto questo nel nome e con lo Spirito di Cristo, perché è Lui il Vangelo di Dio, è Lui la Misericordia di Dio, è Lui la liberazione di Dio».

Fedeli in piazza San Pietro per assistere all'Angelus

Fedeli in piazza San Pietro per assistere all’Angelus

Del resto lo stesso Pontefice ha ricordato che l’annuncio messianico del Regno di Dio, venuto in mezzo a noi, si rivolge in modo preferenziale agli emarginati, ai prigionieri, agli oppressi.

Di qui l’invito a sentire fortemente la fame e la sete del Vangelo che c’è nel mondo, specialmente nel cuore e nella carne dei poveri: «Evangelizzare i poveri – ribadisce Papa Bergoglio – questa è la missione di Gesù; questa è anche la missione della Chiesa e di ogni battezzato nella Chiesa».

A riprova di ciò, per il Sommo Pontefice essere cristiano ed essere missionario è la stessa cosa: «Annunciare il Vangelo – sottolinea Papa Francesco -, con la parola e, prima ancora, con la vita, è la finalità principale della comunità cristiana e di ogni suo membro. Gesù è diverso dai maestri del suo tempo: non ha aperto una scuola per lo studio della Legge, ma va in giro a predicare e insegna dappertutto: nelle sinagoghe, per le strade, nelle case. Gesù è diverso anche da Giovanni Battista, il quale proclama il giudizio imminente di Dio, mentre Gesù annuncia il suo perdono di Padre».

È nella sinagoga di Nazareth, il villaggio dove Gesù è cresciuto fino a circa trent’anni, che si delinea la missione di Gesù. Una sottolineatura, questa, fatta dal Papa in riferimento a quell’avvenimento importante durante il quale Gesù si alza per leggere la Sacra Scrittura, apre il rotolo del profeta Isaia e prende il passo dove è scritto: “Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio”: «Poi – conclude il Pontefice -, dopo un momento di silenzio pieno di attesa, dice, tra lo stupore generale: “Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato”».

About Davide De Amicis (3874 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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